MILAN. Inzaghi saluta il Milan e i tifosi: “Ho giocato e vinto per noi”

(Getty images)

Il rapporto tra Pippo Inzaghi e tutto il mondo Milan è sempre stato particolarmente forte al punto tale da poter considerare l’attaccante fondamentale anche nei momenti di sua assenza dovuti agli infortuni che in questi undici anni di Milan non sono mancati, anche se l’atto d’amore del numero nove messo in atto lo scorso gennaio in cui ha rinunciato alla bella offerta del Siena per salutare il suo pubblico è la dimostrazione che le bandiere, anche se poche, esistono ancora in questo calcio fatto soprattutto di interessi economici. Ora, però, il momento dei saluti è purtroppo arrivato, anche se Inzaghi non sarà l’unico rossonero a salutare nella giornata di domenica e per questo tutto potrà essere ancora più triste visto che si preannuncia come la fine di un vero e proprio ciclo che ha permesso al Milan di salire sul tetto del mondo e che non sarà facile poter ripetere visto che al momento non ci sono in rosa campioni dallo spessore così elevato. 

Per far capire meglio le emozioni di questi giorni Pippo ha così deciso di scrivere una lettera aperta ai suoi tifosi da cui emerge la gioia che lui ha sempre provato nell’essere un vero protagonista di questo trionfi e per l’affetto incondizionato che gli è stato sempre dimostrato: “Tutte le cose che state per leggere saranno sempre seconde, rispetto a una. La prima e unica cosa che voglio che voi sappiate per sempre è questa: ho giocato e vinto per Noi. Giocare e vincere senza condividere le emozioni è nulla, invece io e voi, noi, abbiamo fatto tutto insieme. Abbiamo sperato, abbiamo sofferto, abbiamo esultato, abbiamo gioito. E abbiamo alzato le coppe e gli scudetti insieme ai nostri cuori. Siamo sempre stati sulla stessa lunghezza d’onda. E questo non ce lo toglierà mai nessuno…”.

Anche se negli ultimi tempi il numero nove aveva giocato poco a causa del poco spazio che gli aveva riservato Allegri dopo essersi ripreso dall’infortunio trovare un’attaccante del suo valore e con l’entusiasmo che mette in ogni minuto in campo non sarà semplice. Inevitabile per lui però ricordare tra tante vittorie la più bella e la scelta non poteva che ricadere sulla Champions conquistata ad Atene con una sua doppietta che aveva permesso ai rossoneri di superare l’amarezza di Istanbul di due anni prima: Atene. Il calcio ce l’ha regalata per un solo motivo: io e voi, noi, l’abbiamo voluta così fortemente, così intensamente, che non poteva concedersi. Certo, la realtà è andata oltre i nostri sogni più belli. Due gol, contro il Liverpool, due anni dopo Istanbul, la Settima Champions League. Il destino ci ha riservato quello che non osavamo sperare”.  “. Nello spogliatoio rossonero sarà certamente una mancanza che si farà sentire.

Ilaria Macchi

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