GAZZETTA DELLO SPORT- Il regista dello scudetto: «Al Milan non servivo, i soldi non c’entrano Antonio, dal punto di vista tattico, è più bravo di Lippi e Ancelotti»
Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport- Un anno. Lo scudetto. Un campionato da numero uno. Dodici assist. Tre gol. Dopo, solo dopo tutto questo, è arrivato anche il momento di parlare, chiarire, raccontare, gioire. Pirlo, si è sentito sottovalutato e scaricato dal Milan? «Le cose sono andate così. Quando abbiamo parlato del mio contratto, mi hanno proposto il rinnovo per un anno. Io chiedevo un triennale perché ero più giovane degli altri giocatori in scadenza. Ma il vero motivo del mio trasferimento è stato un altro: Allegri voleva piazzare davanti alla difesa Ambrosini o Van Bommel e io avrei dovuto cambiare ruolo. Allora ho detto “no, grazie” e ho scelto la Juve, che mi offriva motivazioni importanti. Ci tengo a dire che non è stata una questione economica». […] A Trieste ha pianto. «Lacrime di gioia: la vittoria è stata bella e intensamente voluta. Ci tenevo molto. Mentre piangevo ho abbracciato Buffon: dall’estate scorsa parlavamo di questo scudetto».