Il presidente bianconero ha commentato lo scudetto della sua Juventus raccontando aneddoti e strategie tra passato e futuro…
Andrea AGNELLI ha parlato rispondendo alle domande dei giovani dell’Università del Dialogo del Sermig.
Ecco le sue parole:
“La Juventus esiste per vincere, l’ho definita una dolce condanna, il futuro della Juve non posso che ipotizzarlo vincente, lavoriamo sette giorni su sette per questo. Questo risultato è un primo sogno che si è realizzato. Per me questo scudetto rappresenta l’orgoglio ritrovato di un popolo, il popolo juventino, ed è il primo obiettivo che mi ero posto quando sono arrivato alla presidenza due anni fa. Il nostro è un percorso delineato. Si amo determinati a mantenere la squadra competitiva e costante nel tempo. Ovvero che arrivi a giocarsi la vittoria quando conta, a marzo e aprile. Quanto sono arrivato alla Juve la situazione era difficile sia sotto il profilo societario, sia sotto quello sportivo. Era necessario trovare le persone che potessero portare stimoli e competenze giuste. È stato un percorso difficile e tortuoso che quest’anno ha visto l’aggiunta dell’allenatore, Conte, il motivatore che ha permesso di raggiungere un obiettivo che a inizio anno era insperato”.