MILAN. Super Ibra, un primato senza gioia

GAZZETTA DELLO SPORT- Per lo svedese 35 gol, ma per il Milan zero titoli: «L’anno prossimo ci riprovo, il mio futuro è qui»

(getty images)

 

Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport- I due gol di Zlatan Ibrahimovic non sono sufficienti per permettere al Milan di restare aggrappato ancora una settimana alla Juve. Ibra, con un’altra partita a disposizione che magari servirà a incrementare ulteriormente i numeri personali, chiude questo campionato in cima alla classifica marcatori. L’unico, nella storia della Serie A, a esserci riuscito con due maglie diverse. A differenza di molte delle sue annate precedenti Zlatan non ha quasi mai mollato. Nel girone di ritorno ha reso esattamente come in quello di andata. Ventotto gol equamente divisi fra le due parti di campionato. Non ce l’ha fatta nemmeno Julio Cesar, che sul rigore pochi istanti prima del fischio di Rizzoli si è avvicinato a Zlatan e gli ha sussurrato qualcosa a un orecchio. Cosa? Non c’è certezza assoluta: le versioni più accreditate sono «se sei onesto lo butti fuori» (il riferimento è al rigore considerato inesistente) e «te lo paro oppure tiri fuori». «Hai visto? Mi sembra sia dentro» risponde Ibra. La sfida al Meazza è proseguita anche dopo il secondo gol: Zlatan ha dribblato gli abbracci di tutti i compagni ed è corso a centrocampo, bloccandosi di colpo e guardando verso gli spalti. Per uno come lui, tutto carburante per testa e gambe, ma anche tutto inutile. A fine partita a Zlatan, come tutti i compagni, non resta che chiedersi i motivi per cui lo scudetto è sfuggito di mano. Una situazione che lo preoccupa, anche in chiave futura, ma i frequenti giuramenti di amore sembrano veri. Ibra pare deciso a restare, per rimettersi il Milan in spalla ancora una volta: «Ho un contratto con il Milan, il mio futuro è qui, ci riproverò l’anno prossimo»

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