JUVE. Conte: «È più bello vincere da tecnico» Agnelli: «In Paradiso»

GAZZETTA DELLO SPORT- L’allenatore: «Ora finiamo imbattuti». Il presidente:«Dal Paradiso all’Inferno e ritorno, fino alla fine…»

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Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport- Agnelli esprime la sua gioia via twitter: «Dal Paradiso all’Inferno e ritorno in Paradiso, fino alla fine…». E a tarda notte via telefono sono arrivati anche i complimenti da parte di Adriano Galliani, mentre i tifosi juventini hanno festeggiato anche a Milano, in particolare sotto la sede del Milan. Quella della Juve di Conte è una storia bellissima e questo è il momento di esaltarla: «É fantastico, super straordinario — racconta —. Ho pensato che potevamo farcela quando eravamo a meno uno e vedevo che il Milan faticava. Onore ai vinti perché il Milan e fortissimo, ma i campioni siamo noi». «Vogliamo finire da imbattuti il campionato perché così entreremmo nella storia». Nella sera più bella niente polemiche: «Che numero è questo scudetto? Uno, perché è il primo che ho vinto da allenatore». Quando Conte arriva in sala stampa gli occhi brillano: «Questa gioia ci ripaga di un anno molto faticoso sotto tutti i punti di vista. Era il mio primo anno su una panchina importante e non era facile. Oggi mi rendo conto che abbiamo fatto qualcosa di storico. Questa squadra era appena nata e nessuno è riuscita a batterla: abbiamo coccolato e allevato questa creatura piccolina che è cresciuta nella maniera giusta. I giocatori hanno creduto nell’entusiasmo, nella passione, in questa idea di calcio. Le vittorie di solito arrivano per gradi, noi abbiamo fatto più in fretta. Abbiamo creato tra di noi una grandissima empatia e le motivazioni erano eccezionali». Meglio da giocatore? «Da allenatore vincere è qualcosa di più forte: non c’è paragone con le sensazioni che provi quando vinci da giocatore. Fatica, ansia e stress sono centuplicate, ma poi è centuplicata anche la soddisfazione. Oggi la vittoria mi dà pace e serenità. Mi ripaga di tante sofferenze e litigate a casa. Ai tifosi dico di festeggiare, di godersela, di essere felici di essere juventini. Sono contento di essere stato io a guidare la squadra al primo successo dopo Calciopoli».  

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