IL CORRIERE DELLO SPORT (R.Maida) – Nella notte della 500ª in A con la maglia giallorossa il capitano si dimostra ancora una volta come il giocatore più decisivo…
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Non c’è niente da fare: la classe cristallina di un fenomeno come Totti, alla fine, emerge sempre. Anche in una notte dove le cose non sembrano girare per il verso giusto. Un rigore sbagliato potrebbe segnare negativamente la partita di ognuno. Non quella di un campione come Francesco, capace di rialzarsi e di trascinare la sua squadra ad un insperato pareggio. Nonostante la doppietta siglata e una classifica dei cannonieri che gli sorride sempre più (ora è ad una sola distanza da Josè Altafini), Totti si scusa con il suo pubblico: «Stavolta non abbiamo vinto per mio demerito, quasi solo per colpa mia. Ho sbagliato un rigore sullo 0-0. Se avessi segnato in quel momento, la partita sarebbe andata diversamente. E a noi serviva soltanto vincere, i miei due gol non sono importanti quanto il risultato collettivo». Come sottolinea l’articolo de ‘Il Corriere dello Sport’, non si arriva per caso a 215 gol in serie A. Bisogna sapersi comportare, per essere sempre più forti degli altri, per accendere le partite all’improvviso. «Mi assumo la responsabilità di tutto» aggiunge Totti, quasi commovente nella difesa strenua di una squadra senza difesa. Peccato che il pareggio non basti alla Roma, che è lontanissima dall’Europa League e oggi può essere agganciata dal Parma al settimo posto. Totti ammette che la corsa si è complicata in maniera quasi irrimediabile: «Sicuramente a questo punto diventa molto dura per noi, questo risultato condiziona i nostri obiettivi. Ma finché l’aritmetica non ci condanna dobbiamo lavorare e impegnarci al massimo. E’ stata un’annata di transizione, dobbiamo accettarla». Totti non fa drammi e difende apertamente Luis Enrique: «Io spero che rimanga. E’ una bellissima persona e ha grandi potenzialità come allenatore. Inoltre, è molto attaccato alla squadra e ai nostri colori. Di sicuro, la squadra è tutta con lui».