LA GAZZETTA DELLO SPORT. (A.G.). Il giocatore avrebbe tirato in ballo la madre del tecnico, ma il numero 22 viola replica «Non è vero, niente offese in serbo»…
Il confronto tra Rossi e Ljajic continua. Dopo la rissa di martedì iniziano ad emergere le teorie sulle frasi pronunciate dal calciatore che avrebbero fatto esplodere l’allenatore. La prima indiscrezione filtrata ieri attraverso La Repubblica; secondo il quotidiano a far scattare la rabbiosa reazione sarebbe stata una frase urlatagli in serbo all’orecchio che il tecnico, dopo aver allenato parecchi calciatori serbi, avrebbe tradotto come «torna nella f. di tua madre». Immediata e distantissima la replica e la versione di Ljajic che controreplica alla Gazzetta: «Ci tengo a smentire in tutti i modi possibili la notizia secondo cui avrei rivolto a Rossi un’offesa nella mia lingua. Fra l’altro, l’insulto a cui si fa riferimento, non è un modo di dire che appartiene a me o alla lingua serba. A questo punto della storia non avrei problemi ad ammettere una cosa del genere: ripeto, ho sbagliato ma la mia provocazione si è limitata all’applauso e alla frase “bravo maestro, sei un grande”; ho commesso un errore perché ero arrabbiato ma, nonostante la rabbia, ha mantenuto la lucidità per evitare gli insulti. Non ho mai detto una cosa del genere e non capisco perché ora si debba fare riferimento a cose così false. Sono felicissimo per la salvezza raggiunta. Spero di essere reintegrato subito in rosa, voglio dare il mio contributo fino all’ultimo. E’ vero, non ho chiesto scusa all’allenatore, io ho sbagliato, ma la sua reazione è stata troppo più forte».