GAZZETTA DELLO SPORT- Liverpool battuto a Wembley: gol di Ramires e dell’ivoriano, accorcia Carrol. L’italiano succede ad Ancelotti e Mancini
Secondo quanto riporta la Gazzetta dello sport- Il «caretaker» chiamato al capezzale dei Blues il 4 marzo scorso per riparare i danni compiuti da Villas Boas regala ad Abramovich l’undicesimo trofeo ed è il terzo tecnico italiano di fila a sollevare il più antico trofeo calcistico del mondo.«One Di Matteo, there is only one Di Matteo», cantano i tifosi dei Blues quando l’arbitro, l’ex minatore Dowd, fischia la fine. Drogba corre a petto nudo verso la sua curva. Di Matteo è portato in trionfo. Terry bacia l’allenatore. Mikel profana Wembley mimando un rapporto sessuale con Kalou. E’ un delirio. Il Chelsea trova il gol dopo 11 minuti con Ramires, bravo a scattare sul suggerimento di Mata e ad infilarsi nella difesa del Liverpool. Reina, disastroso, fa il resto. Il 2-0 arriva ad inizio ripresa. Lampard lancia Drogba. L’ivoriano dribbla Johnson e scarica il sinistro: Reina fa un’altra figuraccia. Al 10′ Dalglish si sveglia e azzecca la mossa giusta: inserisce Carroll, pennellone costato 35 milioni di sterline, 3 gol finora a Wembley. Bellamy scala a centrocampo e il Liverpool diventa più aggressivo. Carroll fa la veronica su Terry e infila Cech. Il Chelsea tiene botta e per Di Matteo è il terzo trionfo: «E’ bellissimo vincere il trofeo anche da allenatore, ma sono contento per i giocatori, bravi a raddrizzare una stagione difficile». Lampard incorona Di Matteo: «Merita di restare a lungo al Chelsea». Terry chiude il cerchio: «Abbiamo vinto anche per Roberto. Grande allenatore».