L’ex calciatore, che si prese un ceffone dal suo tecnico Rosati dopo un’espulsione, giudica eccessiva la decifione viola e aggiunge: “Allora devi cacciare anche il calciatore…”
Dopo 30 anni Vittorio Cozzella, allora attaccante del Pescara, ricorda ancora «nitido e chiaro» il ceffone preso dal suo allenatore Tom Rosati dopo essere stato espulso. Ma l’attuale direttore sportivo della Ternana spiega che allora non ci furono esoneri nè altri provvedimenti da parte della società. «Finì tutto con un chiarimento nello spogliatoio», dice oggi all’ANSA commentando il pugno dato ieri dall’ormai ex allenatore della Fiorentina Delio Rossi al suo giocatore Adem Ljajic appena sostituito e che lo aveva contestato. Cozzella giudica «esagerata» la decisione di allontanare Rossi. «E poi se esoneri l’allenatore devi cacciare anche il giocatore che ha provocato la reazione».
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