IL CORRIERE DELLO SPORT. (Andrea De Pauli) Per il tecnico portoghese è il settimo campionato vinto in quattro paesi diversi, dopo i successi in Portogallo, Inghilterra e Italia
Ovunque vada, è sempre un successo. José Mourinho, con due giornate d’anticipo, regala la 32ª Liga al Real Madrid più offensivo della storia. Niente male per un tecnico tacciato di difensivismo al suo arrivo in Spagna, che ottiene lo scudetto nel quarto Paese differente, dopo i successi, per partita in Portogallo, Inghilterra e Italia. Dopo tre anni, e con Guardiola ormai con la valigia pronta, finisce così il dominio incontrastato del Pep-team. E dire che non inizia nel migliore dei modi la serata dei blancos, che falliscono subito un rigore con Cristiano Ronaldo, che si era già fatto respingere dal ‘bavarese’ Neuer, il primo dei tre penalty costati la finalissima Champions di Monaco. Il portoghese è visibilmente infastidito ma non si lascia andare, come dimostra la geniale apertura d’esterno che dà il via all’azione del vantaggio merengue, che prosegue con l’assist di Ozil per l’implacabile Higuaín, abile a far fuori l’avversario diretto, al limite dell’area, prima d’insaccare all’incrocio. 22ª rete ‘liguera’ per il ‘Pipita’. Neanche cinque minuti, e arriva il raddoppio, grazie a un’ariosa apertura di Xabi Alonso per CR7, che trova Ozil in mezzo all’area. Per il turco di Germania è un giochetto infilare Iraizoz con una chirurgica rasoiata mancina. L’uno due è terribile per i leoni baschi, che sospinti dall’interminabile ruggito del «San Mamés», si rigettano orgogliosamente in avanti, centrando una clamorosa traversa con un siluro dal limite di San José, sporcato da Higuaín. Il Real non sta a guardare e risponde con lo scatenato Ozil, che scheggia il legno superiore della porta dei padroni di casa. Ad inizio ripresa, una capocciata di Cristiano, sugli sviluppi di un corner, vale il terzo gol della serata. 115ª marcatura in campionato per i ragazzi dello Special One, i più prolifici della storia del torneo iberico. Ed è bagno di folla a Piazza della Cibele, palcoscenico tradizionale delle celebrazioni madridiste che, questa sera, accoglierà gli eroi blancos che hanno spodestano l’imbattibile squadrone di Guardiola.