GAZZETTA DELLO SPORT- Il tecnico racconta la chiamata di Berlusconi: «Mi ha detto: “Io credo sempre in lei, non dia retta a quello che si dice”» …
Più che alla speranza, Massimiliano Allegri preferisce aggrapparsi alla matematica. «Dobbiamo battere l’Atalanta per non dare alla Juve la certezza dello scudetto», è il diktat dell’allenatore, che sorride imbarazzato con un ingombrante manichino con la nuova maglia rossonera alle spalle. Stavolta le rassicurazioni arrivano direttamente da Silvio Berlusconi: «Con il presidente ho un ottimo rapporto, l’ho sentito ieri mattina. Volete sapere se mi ha detto qualcosa tipo: “Mi dia retta, io ho fiducia in lei, lasci stare quello che si dice in giro?”. Indovinato». Però le voci continuano a rincorrersi e si sussurra che Berlusconi abbia dato mandato ad Adriano Galliani di contattare Pep Guardiola. «Il mio lavoro qui è appena all’inizio — ribadisce Allegri —, resterò fino al 2014. Se ci saranno acquisti importanti per il futuro? Il presidente mi ha sempre messo a disposizione una rosa importante, questo Milan può essere protagonista a lungo». «Non voglio cancellare quest’annata, anche se non vinceremo lo scudetto sarà positiva perché abbiamo conquistato la Supercoppa, siamo arrivati nei quarti di Champions e siamo in corsa per il primo posto. La Juve al momento sta facendo un gran campionato, ha gli stessi punti nostri e noi stiamo pagando la partenza non brillante. L’anno scorso i due derby avevano fatto la differenza, quest’anno la stanno facendo i due scontri diretti». Meglio pensare all’Atalanta: «Ci siamo rimessi a giocare in modo ordinato, siamo più sereni dopo 15 giorni di burrasca, si cercava di far passare quest stagione come fallimentare. Conte ha detto che si vince anche con piccole strategie mediatiche? Non so a che cosa di riferisse, io speravo che la Juve a Novara non vincesse così come spero che non batta il Lecce. Ma questa non è strategia, per poterli acchiappare loro devono fermarsi»