Una sintesi dell’articolo del “Corriere dello Sport”. Si sono imposti nell’Empoli, hanno giocato insieme fino al 2004 e oggi si giocano la Champions…
(getty images)
Tommy e Totò, due vecchi amici: cannonieri mignon, killer d’area, macchine da gol, rivali per la Champions League. Rocchi e Di Natale, le facce di Lazio e Udinese. Si risfideranno stasera, in palio c’è il terzo posto. Tommy non vuole mollarlo, Totò vuole riprenderselo. Erano goleador-gemelli nell’Empoli dei miracoli. Non li prendeva nessuno, segnavano a raffica, erano micidiali in velocità, strepitosi in concretezza. Dal 2001 al 2004 segnarono sessantadue reti in due (28 Rocchi e 34 Di Natale). Poi? Il destino li ha separati, li ha trasformati in avversari, li ha messi uno di fronte all’altro. Tommy scelse la Lazio il 31 agosto 2004, Totò nella stessa giornata volò a Udine. Sono davvero quasi fratelli, sono nati a venti giorni di distanza, tra settembre (Rocchi) e ottobre (Di Natale), l’anno è il 1977. Uno vide la luce a Venezia, l’altro a Napoli, li ha avvicinati il calcio. Hanno fatto la gavetta prima di esordire nel calcio dei grandi, hanno messo piede in tutte le serie, dalla C2 alla serie A, hanno mangiato la polvere e assaporato la Champions. Nel massimo campionato sono arrivati insieme, è successo il 14 settembre del 2002. Si giocava Como-Empoli (0-2) e Silvio Baldini li schierò in coppia. Su quel ramo del lago iniziò una grande storia di gol. Carissimi nemici, bentrovati.