INTER. STRAMACCIONI: “Domani sarà la partita di PAZZINI. Le parole di Moratti? Mi danno forza”

La conferenza stampa del tecnico nerazzurro alla vigilia della sfida contro il Cesena…

(getty images)

Andrea STRAMACCIONI ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Cesena di domani alle ore 15:00.

Ecco le sue parole:

Contro il Cesena sfida insidiosa?
“Analizzando le ultime prestazioni, nonostante la retrocessione, hanno perso contro la Juventus a 10 minuti dalla fine. Massimo rispetto per il Cesena, domani servirà una grande Inter, ci siamo guadagnati una partita importante, siamo lì, e vogliamo fare bene davanti ai nostri tifosi. Siamo carichi e vogliamo vincere”. 

Un pensiero su Guardiola e sulle parole di Moratti
“Non ho elementi per dare giudizi in questioni di questo tipo. Mi danno forza le parole spese ieri dal Presidente, e la danno anche a tutto il gruppo. Il Presidente è con noi, l’Inter è unita e compatta, e la prestazione di Udine l’ha dimostrato. Vogliamo finire bene il Campionato e finirlo da Inter”. 

Terzo posto, ormai c’è anche l’Inter. Giusto? 
“Per noi è un’occasione importante, visti gli scontri diretti, ma dobbiamo pensare a noi stessi. Facendo bene in queste cinque partite sbagliando poco o niente siamo lì, sappiamo che basta poco per cambiare, è una giornata particolare ma dobbiamo pensare alla nostra partita contro il Cesena. E a fine giornata faremo i conti”. 

Riconferma? 
“Quello che deciderà il Presidente lo vaglieremo al 15 di maggio, ci sono calciatori con offerte, calciatori in scadenza, io sono una situazione come le altre, voglio fare bene in queste partite e il mio futuro è Inter-Cesena”. 

Come sta Milito e giocherà Pazzini?
“Milito sta bene, ma non è mai stato male. Ha accusato un affaticamento a Udine, ma si è allenato regolarmente. Giampaolo sta benissimo, non sono vere certe cose che sento, è carico, è uno di noi e anche in queste partite che per motivi diversi non ha giocato si è allenato in maniera strepitosa e sono convinto che domani sarà la sua partita. Loro sono degli attaccanti diversi, ma non parlerei di cambiamento di metodo di squadra, soltanto di modo di attaccare”. 

I giocatori vogliono la mia riconferma?
“Significa che m’hanno fatto secco… (ride, ndr). No a parte tutto, sono sincero, mi fa piacere che calciatori di questo calibro siano con me, hanno avuto tantissimi allenatori importanti, li ringrazio perché tutti sono professionali con me. Non posso non negare il fatto che il primo giorno d’allenamento avevo paura di non essere all’altezza, ma sarei ipocrita se non lo dicessi”. 

L’organico dell’Inter è uno dei migliori della Serie A… 
“Abbiamo un grande gruppo, un grande organico, chi è sceso in campo ha sempre dato il massimo e comunque scendono in campo sempre grandi calciatori. Ora si gioca in maniera intensa, possono capitare dei problemi ma con lo staff medico ho un grande rapporto, Franco Combi è il mio riferimento, lui mi ha accolto benissimo e mi è vicino, ha grande competenza medica, cerchiamo di gestire al meglio i calciatori e vogliamo proteggere il loro fisico per averli in condizioni ottimali”. 

Perché è stato convocato M’Baye e chi è?
“Ibrahima è un difensore eclettico e completo, è un destro di piede ma ha delle caratteristiche fisiche ed atletiche di forza. S’è messo in mostra con la Primavera, sono fuori per diversi motivi Samuel, Chivu ed il Capitano per cui l’abbiamo convocato”. 

L’Inter di Udine vicino alla sua idea di Inter?
“Io penso che bisogna crescere, e guardando il primo tempo di Udine, escluso il sesto minuto, abbiamo fatto benissimo. Abbiamo avuto un’ottima organizzazione di squadra, Milito ha fatto un grande lavoro, così come Sneijder e Alvarez senza palla. Lavoriamo su questa linea pur sapendo che domani sarà una partita diversa”.

Cosa è cambiato dall’Inter di Firenze a quella di Udine? Soltanto Sneijder?
“Penso che Sneijder abbia fatto una grande partita, ma è stata una vittoria di squadra, una prestazione collettiva. Non l’ho commentato a caldo, ma ad esempio Julio Cesar ha fatto due grandi parate in un momento delicato. Può essere cambiata un po’ la rabbia rispetto a Firenze, anche se lì c’è stato il merito della Fiorentina. Noi lì abbiamo provato a fare la partita, vedendo la formazione si capisce, alcune cose non ci sono riuscite per demeriti nostri, ma va bene così”. 

Come sta Samuel?
“Walter per noi è un calciatore imprescindibile, lo dobbiamo recuperare e dobbiamo farlo bene. Penso che rientrerà a Parma. Forlan? Preferivo che rimanesse a Milano ad allenarsi, l’ha fatto con impegno, e domani e a disposizione”. 

Come vede Nagatomo in questo periodo?
“Penso che Yuto ad Udine abbia fatto una partita importante, ha dato un contributo importante, col Siena ci ha dato la vittoria conquistando il rigore, a Firenze ha fatto bene, un’occasione l’ha creata lui. Quella di Udine è stata perfetta perché ha dato un apporto in fase di proposizione ma anche in fase di uno contro uno in difesa”.

Tanti calciatori convocati sono nati dopo il 1986. E’ importante per l’Inter del futuro avere un allenatore come Lei?
“Inizialmente m’era stata associata un’etichetta non da me. Serve tempo per inserire i calciatori giovani, la differenza tra la Primavera e la Serie A è enome. Livaja, M’baye, e altri si stanno allenando con noi da alcune settimane ma serve tempo. Per ora va in campo l’Inter migliore, ci stiamo giocando tanto, ma con un progetto dobbiamo inserire anche i nostri giovani”.

Allenare Lavezzi le piacerebbe?
“Questo potrebbe essere un motivo di rottura con Combi perché non me l’ha mai dato a disposizione… (scherza, ndr). Mi piacciono i miei calciatori”.

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