Una sintesi dell’articolo de “La Gazzetta dello Sport”: Alla base della decisione, la sua fragilità muscolare e i comportamenti non irreprensibili…
Le strategie low cost del Milan non passano soltanto dalla ricerca dei migliori affari in circolazione e da una cospicua sforbiciata ai numerosi contratti in scadenza, la maggior parte dei quali non sarà rinnovata. Probabilmente occorrerà una cessione illustre, soprattutto se verrà perseguita la volontà di portare a Milanello un top manager o un nuovo tecnico di primissima fascia. Il maggior indiziato a essere «sacrificato» sull’altare del bilancio è Boateng. Al momento non è un’opzione certa, ma un’eventualità che sta iniziando a essere presa in considerazione. I continui infortuni e qualche atteggiamento sopra le righe potrebbe spingere la società a privarsene. Quanto potrebbe fruttare il Boa? Circa 18 milioni. Possibili acquirenti? Il Real di Mourinho, che per Prince ha una passione. Potrebbe piazzarlo magari in mediana, accanto a Xabi Alonso. Per quanto riguarda altri giocatori in grado di far cassa, il più redditizio sarebbe Thiago Silva, valutabile non meno di 40 milioni. Ma il brasiliano è una colonna di cui il Milan non intende fare a meno. Diverso il discorso su Ibra: se davvero arrivasse Guardiola lo svedese potrebbe fare le valigie, ma il suo stipendio (9 milioni netti, all’età di 30 anni) è un forte deterrente anche per i club più ricchi. Senza considerare il cartellino, intorno ai 30 milioni.