Nel momento in cui il Barcellona era riuscito ad eliminare il Milan dalla Champions League per molti era apparso ancora più evidente come i blaugrana avessero la strada spianata verso la finale visto che erano in pochi ad accreditare il Chelsea, a inizio stagione spesso in crisi al punto tale da arrivare al cambio di allenatore, come una formazione in grado di passare il turno contro gli spagnoli. Nonostante questo, grazie a due gare ricche di sacrificio e di concretezza ad accedere alla finale della maggiore manifestazione europea è il Chelsea ed è per questo che molti sono arrivati a definire il ciclo del Barcellona di Gardiola ormai finito, ma l’allenatore spagnolo non vuole pensare a questo e riconosce d di avere dato il massimo in campo: “E’ successo che non possiamo andare a Monaco, abbiamo fatto il possibile, ma nel momento chiave non siamo riusciti a trovare il varco giusto. Abbiamo avuto tante chance, sia all’andata che nel ritorno conta chi va avanti, complimenti al Chelsea, per il gran lavoro che hanno fatto, si sono difesi molto bene. Avevo la sensazione di poter passare il turno alla fine con una giocata fortunata, illogica, ma non è accaduto. Il pubblico? Eccezionale la reazione nonostante la sconfitta, ma dovremo tornare a vincere”.
Tra i protagonisti in negativo di questa serata c’è anche Leo Messi, che ha sbagliato anche un rigore in una fase decisiva della partita, ma Guardiola non se la sente di accusare l’argentino: “Io lo ringrazio sempre per quello che fa in campo, il calcio è così, a volte si ride, altre no”. L’amarezza per questa brutta serata rimane comunque forte, ma il tecnico spagnolo, che per ora non se la sente di fare rivelazioni sul suo futuro, non vuole dimenticare quanto fatto dai suoi giocatori nelle ultime stagioni: “Squadre come la nostra, ma anche come altri grandi club, non hanno mezzi termini. Conta solo vincere, ma quello che abbiamo fatto in questi anni è stato straordinario. Però è importante uscire in questa maniera, cercando anche il terzo gol quanto eravamo sopra di due reti. Dobbiamo però accettare che il calcio è un gioco, e probabilmente questa volta non era il nostro turno”.
Ilaria Macchi