Una sintesi dell’articolo de ‘La Gazzetta dello Sport’: Tecnico sotto accusa, il club non lo difende a oltranza. A Lamela 3 turni di stop per lo sputo: multa e scuse…
E’ finita la pazienza. E’ iniziato il tempo delle contestazioni. Come sottolinea l’articolo de ‘La Gazzetta dello Sport’, il 4-0 di Torino — con la scia della contestazione notturna a Luis Enrique e alla squadra, più la maxi-squalifica rimediata da Lamela a causa dello sputo a Lichtsteiner — ha rappresentato il punto di svolta. Le prime manifestazioni di protesta sono andate in scena all’aeroporto di Fiumicino, dove una sessantina di tifosi nella notte hanno atteso la squadra. Il principale obiettivo è stato il tecnico asturiano: «Tornatene in Spagna», è stata la frase più ascoltata. Etere e web, poi, sono state impietose con l’allenatore, a cui l’epiteto più misericordioso affibbiatogli è stato quello di «stagista». A Trigoria, dopo i colloqui con i dirigenti, l’asturiano è stato descritto scosso, incapace di capire i motivi di queste flessioni di rendimento. Ma i numeri parlano chiaro: negli ultimi 50 anni solo due volte (1963-64 e 2004-05) la Roma ha subito più delle attuali 13 sconfitte in campionato (15 stagionali). La dirigenza però ribadisce piena fiducia in Luis Enrique e solo a fine stagione gli chiederà se se la senta di ricominciare in un ambiente che però non gli perdonerà più nulla.