Il tecnico viola conferma la presenza di Cassani e De Silvestri sugli esterni e parla di Cerci: ‘Ha qualità che non sa nemmeno di avere’…
Di seguito le dichiarazioni di Delio Rossi nella conferenza stampa di vigilia di Roma-Fiorentina, riportate da Fiorentina.it:
Su Montolivo:
“A me farebbero comodo tutti, dovendo giocare adesso ogni tre giorni. Sta convivendo, come altri, con questa situazione da parecchio tempo. E’ mezzo e mezzo, vediamo se possiamo recuperarlo per domenica”.
Abbondanza in attacco con il rientro di Jovetic e Amauri?
“Sono contento di avere la possibilità di fare delle scelte. Avendo questi giocatori, tenendo conto che giochiamo ogni tre giorni, ci sarà una scelta iniziale e una durante la partita. Non vorrei si pensasse che se uno parte dall’inizio può essere più utile di un altro”. Jovetic? “Sta bene. Ha dato la sua disponibilità quindi può giocare. A quindici giorni dalla fine del campionato o ci sei o non ci sei. La differenza non la fa più l’allenamento, adesso la differenza la fa la condizione mentale e soprattutto la voglia di lottare in una condizione particolare”.
La situazione della Roma?
“Non mi sono focalizzato sulla Roma, ho molto da pensare alla Fiorentina. La Roma ha fatto una scelta. Si sa che quando si apre un nuovo ciclo certe volte va bene certe volte ci sono alti e bassi. La Roma è abituata anche a prestazioni altalenanti, ma ha giocatori di grande qualità”. Fiorentina? “Noi siamo artefici del nostro destino. Adesso non siamo nell’ordine di idee di fare calcoli. Dobbiamo giocare indipendentemente dall’avversario che abbiamo di fronte tutte le partite al massimo delle nostre possibilità”.
Scelte di formazione? “Quando allestisco la formazione tengo conto di tutte le situazioni. Devo tener conto anche del momento: non sono settimane normali visto che giochiamo ogni tre giorni. Soprattutto devo fare leva meno sull’allenamento, giocando a distanza così ravvicinata abbiamo meno tempo a disposizione”. Behrami? “Sta come le altre volte: butterà il cuore oltre l’ostacolo come ha sempre fatto. Ha datò la sua disponibilità”.
Genova? “Secondo me è un falso problema. Se uno delinque non lo fa solo allo stadio. Queste persone sono tutte schedate. Lo sa la società, lo sanno le forze dell’ordine. E’ un problema di moralità e di omertà. Siamo molto omertosi nei confronti di certe persone. Nel momento stesso che uno è un delinquente secondo me non dovrebbe stare allo stadio”.
Cosa ha riscoperto nell’anima di questa squadra? “Giocatori che hanno dato tanto avvertono un po’ troppo la pressione. Altri che hanno la testa più libera secondo me sono più utili”.
Allenare la Fiorentina il prossimo anno? “Io sono pagato ma lo faccio anche perché ci credo e cerco di dare il massimo. Io ci metto faccia, passione e personalità. Poi le scelte non competono a me. Io la mia scelta l’ho già fatta, scegliendo la Fiorentina, e vorrei continuare a portare avanti un lavoro che secondo me – per il mio modo di intendere il calcio – non è ancora iniziato. Uno deve essere nell’ordine di idee di dare sempre il massimo, poi le valutazioni non sta a me farle”. Nastasic-Camporese? “Nastasic è un giovane-vecchio nel senso che non è facile trovare un ragazzo del ’93 con quella maturità professionale. Per lui giocare a San Siro o nel cortile sotto casa è la stesa cosa. Per lui la partita va al di là dell’avversario. Camporese ha bisogno di un po’ più di fiducia e autostima, come tutti i ragazzi, e di non sentirsi arrivato, altrimenti rischia di andare indietro”. Cassani a sinistra e De Silvestri a destra? “Vista la situazione penso non ci siano tante altre possibilità”. Cerci? “Secondo me non è un problema d’allenatore. Secondo me il problema è suo. Cerci ha qualità che non sa neanche lui di averne. Dal punto di vista tecnico e fisico. Il suo problema è che ogni tanto si dimentica di queste cose. La ‘chiave’ ce l’ha solo lui, che deve convincersi di questo. La mia preoccupazione è che estrinsechi le sue qualità a corrente alternata. La continuità è il prossimo step che deve fare, e io spero di aiutarlo”.
Domani che Fiorentina voglio vedere? “Una Fiorentina che giochi con lo spirito che ha dimostrato in questo periodo, soprattutto una Fiorentina libera di testa”. Possesso palla? “Non pretendo che le mie punte facciano i difensori. O che rubino palla ai difensori avversari. Ma mi piace gente generosa e volitiva. Penso che il calcio sia cambiato rispetto a trenta anni fa. Non ci sono più attaccanti che stazionano fermi dentro l’area di rigore. Non vedo perché non possano farlo i miei, visto che quando c’è da fare una corsa in più lo fanno Drogba o Ronaldo. Io interpreto in questo modo il ruolo di punta moderna nel calcio”.
Calcioscommesse? “Sono abituato a ragionare sul presente. Non voglio pensare ad una eventuale scappatoia grazie alle ‘disgrazie’ altrui. Sarebbe molto umiliante se la situazione si verificasse in questa maniera”.