Le parole del tecnico bianconero dopo la netta vittoria della sua squadra contro la Roma nel posticipo della 34a giornata…
Alla fine del match dello Juventus Stadium, ai microfoni di Sky Sport,l’allenatore della Juventus Antonio Conte.
Ecco le sue parole:
Come ci si sente?
Bene, siamo contenti il giusto, perché abbiamo fatto sicuramente una buona partita, l’approccio è stato fondamentale, da grande squadra. Questi ragazzi continuano a stupirmi in maniera eccezionale. Bene così, sappiamo che abbiamo fatto un passettino in avanti, ma sappiamo anche che mancano cinque partite, cinque finali e pensiamo già al Cesena, che è la partita più importante adesso, questa è già stata archiviata.
Così facile se l’aspettava stasera?
Di facile non c’è niente, assolutamente. Di facile c’è solo il dopo, quando hai vinto, ma prima sapevamo che questa era una partita molto scorbutica, contro una squadra che, comunque, può far male a chiunque, ma stasera era, penso, dura giocare contro questa Juve attenta, determinata, cattiva, organizzata, con grande entusiasmo. Quindi, penso che ogni tanto sia anche giusto dare i meriti alla squadra che vince e non solo i demeriti alla squadra che perde.
Di testa e di gambe, ha la percezione che la Juventus stia meglio del Milan?
Noi dobbiamo guardare in casa nostra, come dico sempre ai ragazzi. Adesso siamo davanti e siamo padroni del nostro destino. E’ inutile guardare come stanno gli altri, l’importante è sapere come stiamo noi. E continuare così fino alla fine. Penso che noi oggi abbiamo già raggiunto un risultato straordinario, con cinque giornate d’anticipo, quello della partecipazione alla Champions senza preliminari. Se ci voltiamo indietro e guardiamo da dove eravamo partiti, anche noi avevamo un progetto, che è andato molto, molto spedito e ci sta permettendo di partecipare ad un sogno che avrebbe qualcosa di meraviglioso, compresa anche la finale di Coppa Italia. Ho raggiunto quello che mi aveva chiesto la società, la Champions, ma non ci poniamo obiettivi minimi in questo momento, perché è giusto. Siamo lì, cavalchiamo questo sogno, anche perché mi da forza il fatto di avere un gruppo di ragazzi straordinari, che hanno voglia di stupire e di sognare insieme a me, ai tifosi, alla società. Stiamo crescendo, ma ci sono ancora grandi margini di miglioramento.
Le vicende degli ultimi giorni l’hanno turbata?
Sono nel mondo del calcio da tantissimi anni per capire alcune dinamiche, a volte sono spropositate, a volte sono cattive sono brutte, ma io ho scelto di fare questo lavoro, ho scelto di allenare una grande squadra e, quindi, devo accettare onori e oneri. A tutto, comunque, c’è un limite, però va bene così, anche perché ogni volta che ci cerca di attaccarmi, succede che vinciamo 3-0, 4-0, quindi, va benissimo così.
C’entra qualcosa il fatto che lei sia l’allenatore della Juventus?
Siamo nel calcio da tanti anni per capire le dinamiche. Poi, ognuno deve fare le sue considerazioni. Quando sei in cima,, è inevitabile che il vento è sempre più forte e cercano di farti cadere. Bisogna essere bravi ad avere l’equilibrio, ad essere più bravi e più forti del vento.