Una sintesi dell’articolo de ‘Il Corriere dello Sport’: Luis Enrique: «Difenderò sempre i giocatori della Roma. Abbiamo 50 punti: qualcosa di buono è stato fatto…
Dopo l’ennesima umiliazione, la quindicesima sconfitta della stagione, Luis Enrique non si scompone: «La nostra proposta è sempre la stessa». La differenza con la Juve è stata evidente e il 4-0 finale è solo la più diretta conseguenza. Come spiegare la nuova debacle? Lucho fa un tentativo: «Dopo due tiri in porta in otto minuti eravamo sotto di due gol. La partita poi è finita quando abbiamo preso il terzo gol e siamo rimasti in inferiorità. Troppa differenza? Non ho niente da dire, complimenti alla Juventus che infatti è capolista». Il tecnico asturiano riconosce i meriti dell’avversaria: «Ciò che conta nel calcio, più di ogni altra cosa, è l’intensità. Con i ragazzi avevamo parlato, eravamo pronti ad entrare in campo in tutt’altra maniera, ma non siamo stati assolutamente al livello della Juve». Nonostante tutto, Luis vede il bicchiere mezzo pieno: «Abbiamo 50 punti e significa che nonostante tutto qualcosa di buono l’abbiamo fatto. Vero, abbiamo subito sconfitte bruttissime, ma non possiamo considerare sempre e solo quelle, anche perché il campionato di squadre a cui siamo vicinissimi è considerato buono. Certo è che ogni volta che perdiamo non è mai con una mezza misura. Difficile immaginare ora cosa succederà. Il nostro calendario ci mette di fronte a tre partite in casa e dobbiamo andare a Cesena e Verona. Dobbiamo migliorare sicuramente in trasferta, ma in casa abbiamo fatto un buon lavoro. Dobbiamo dimenticare questa sconfitta e pensare subito alla Fiorentina». I tifosi giallorossi sono delusi: «Io non penso – continua Luis Enrique – che la squadra manchi di voglia. Però quando una partita si mette male non riusciamo a cambiare il giro della partita. Questo è vero, è una cosa su cui dobbiamo lavorare. Ma tutto ciò non si può cambiare in un attimo, ci vuole tempo. Ci sono circostanze difficili da capire, ma l’atteggiamento non è brutto. E’ brutto per i tifosi, lo sappiamo, ma anche i calciatori sono arrabbiati e delusi nel vedere di non aver neanche provato a fare la partita. E’ successo qualche volta di troppo ma ogni volta che siamo stati in difficoltà siamo risaliti e ora questo succederà nelle prossime due in casa, che dobbiamo vincere. Perché i tifosi meritano più intensità, anche se noi cerchiamo di farlo sempre». Non pensa neanche lontanamente a mollare. «Addio al terzo posto? Siamo tutte lì, e ci siamo anche noi, vicino a quelle che lottano, dobbiamo insistere per provare a ottenere la Champions. Io sono il responsabile di tutto, difenderò sempre la mia squadra. La colpa di tutto ciò che succede è sempre mia. Il mio lavoro è fare il meglio possibile per questa squadra e cercare di cambiare queste situazioni, che durante la stagione si sono ripetute più volte. Dobbiamo sicuramente migliorare per quanto riguarda la continuità, per riuscire ad affrontare un campionato in modo più regolare».