Una sintesi dell’articolo de “la Gazzetta dello Sport”. Tra critiche e punizioni, i due erano tutt’altro che amiconi La crociata anti-Barcellona li ha uniti e il Real vede la festa
«La Liga di Ronaldo», hanno titolato «As» e «Marca» negli ultimi otto giorni. Senza dubbio. Ma questa è anche la Liga di Mourinho. Portoghesi, ventidue anni di differenza, la stessa enorme ambizione, la stessa voglia di vincere, lo stesso mix di sicurezza, presunzione, spocchia, convinzione assoluta nei propri mezzi. Accomunati pure dal sex appeal. I due non sono amiconi, ma sanno benissimo che in questo momento non possono fare a meno uno dell’altro. Perché insieme possono aspirare a trionfi assoluti. Lo scorso anno Ronaldo aveva criticato Mourinho per l’atteggiamento timoroso mostrato in un clasico. Jose lo aveva punito con un turno di tribuna, nonostante il suo giocatore fosse impegnato in un frenetico Monopoli con Messi per la costruzione del maggior numero possibile di gol. Uno screzio, non una frattura. Presto ricondotto dalle impellenti esigenze comuni e dalla condivisione dello stesso agente, il potentissimo Jorge Mendes. Due volte ci aveva assicurato che questo era l’anno buono. Che qualcosa avrebbero vinto. E non la Copa del Rey, che lui non ha mai considerato un trofeo «vero». Aveva ragione. La Liga è questione di tempo, può arrivare già domenica. Il giocatore che lo ha oscurato in questi anni. E che sabato al Camp Nou non ha fatto un solo tiro in porta. Ronaldo è davanti a Messi nel Pichichi, la classifica dei marcatori della Liga (e quindi nella Scarpa d’Oro) 42 a 41. L’argentino è a 63 reti stagionali e lo supera in Champions League, ma Ronaldo è arrivato a 54, record personale. E per definire il suo dominio su questa Liga sta per fare un altro numero: se all’ultima giornata farà gol al Maiorca avrà segnato a tutte e 19 le squadre della Liga. Mou, tenendo fede all’adagio che vuole le sue squadre in miglioramento nella seconda stagione, ha portato il Madrid a 109 gol in Liga, 160 stagionali, quattordici vittorie in trasferta, +79 in differenza reti. Record da sbattere in faccia a chi gli dava del difensivista. Con l’aiuto di Cristiano.