ULTRA’ GENOA. Tommasi: “Gli ultrà si ritengono padroni”. Petrucci: “Vergogna”

SERIE A – EPISODI ULTRA’ GENOA – La sospensione di oltre mezz’ora allo stadio Ferraris di GENOVA durante la gara GENOA-SIENA ha scandalizzato non poco il mondo del calcio. Nonostante la Serie A sia tornata in campo dopo il dramma della morte di Piermario MOROSINI, a Genova gli ultra’ hanno messo in scena episodi di violenza, lanciando numerosi fumogeni in campo per protestare contro la squadra, sotto di quattro gol dopo il primo tempo.

ABETE, presidente della FIGC, alla Rai: “È violenza inaccettabile, questi non sono tifosi. Le norme e le immagini ci sono, ora mi auguro che non entrino mai più in uno stadio. Grave errore quello di togliersi la maglia. Ha fatto bene Sculli a non togliersela“. E a Sky Sport prosegue: “Non è pensabile compiere un gesto di resa e consegnare le maglie ad un gruppo di facinorosi. Non è accettabile. Una partita si può sospendere, ma non si può dare partita vinta a chi usa la violenza“.

LOTITO, Presidente della LAZIO, alla Rai:  “Questi comportamenti non rappresentano i valori dello sport, bisognerebbe riportare il comportamento dei tifosi nell’area delle regole. Purtroppo le società non hanno grandi strumenti. Io ne ho fatto una battaglia ma siamo ostaggio di questa gente che se può creare dei problemi alle società lo può fare“. E a Sky Sport continua: “Il calcio è uno sport che si deve basare su dei principi come il merito, il sacrificio, la legalità. Questi atteggiamenti non fanno altro che danneggiare le società. Io ho sempre ricoperto la carica di presidente a pieno potere. Le società non si devono far intimidire dai tifosi, ma realizzare iniziative per trasmettere i valori dello sport. Questi atteggiamenti sono funzionali a prevenire certi fenomeni”.

PREZIOSI, Presidente del GENOA, a Sky Sport: “Dispiace che 60, 100 persone hanno l’impunità di dire e fare quello che gli pare senza che si possano controllare e mandare a casa. Non è possibile che si impadroniscano dello stadio e impongano la loro legge. Spero che ci diano una squalifica del campo, così andiamo a giocare fuori e troviamo un pò di serenità. Io vorrei chiedere allo Stato come mai solo 10 poliziotti di fronte a questa massa di persone che hanno il sopravvento e che hanno imposto a noi dei comportamenti anti-sportivi. “.

SANNINO, allenatore SIENA a Sky Sport: “Non avrei mai immaginato che una cosa del genere potesse ripetersi. Quando siamo rientrati in campo per riprendere la partita ho detto ai miei giocatori che quello non era più calcio“.

PETRUCCI, Presidente del CONI, all’Ansa:  “Vergogna, vergogna, vergogna! Quanto successo oggi a Genova rappresenta ancora una volta il lato peggiore del calcio italiano. Sulla maglia non si tratta, è stato commesso un sacrilegio dello sport“.

TOMMASI, Presidente Aic: “Gli ultrà si ritengono i padroni: non è solo questione di fumogeni, è il ricatto sulla maglia che è inaccettabile. E il ricatto non è solo a Genova. Forse sono gli stessi tifosi che hanno costretto Milanetto ad andare via“.

MAZZA,
Questore di Genova. “I giocatori del Genoa si sono tolti la maglia, come preteso dagli ultras, con il consenso del presidente, Enrico Preziosi. I responsabili delle forze dell’ordine presenti in campo erano “fortemente contrari” e hanno “fortemente sconsigliato” il presidente di agire in tal senso“.

ANCELOTTI, allenatore PSG a Rai Sport: “Sono in Francia  e queste cose qui arrivano di riflesso, oltretutto credo sia un’esasperazione., Non credo che i giocatori del Genoa vogliano perdere le partite. Sono momenti che nello sport succedono in cui le cose non vanno per il verso giusto. Queste cose nel calcio devono finire.

 

Ore 19.00 – Le forze dell’ordine sono pronte a verificare tutte le immagini video registrate dalle telecamere di sicurezza allo Stadio Marassi. Questo quanto si apprende da fonti interne alla Polizia. L’intenzione è quella di identificare i responsabili degli episodi di violenza avvenuti durante la partita Genoa-Siena per adottare provvedimenti di massimo rigore, a cominciare dal DASPO (divieto di assistere a manifestazioni sportive, ndr). La visione dei filmati e delle numerosissime fotografie scattate durante gli episodi avverrà in tempi brevi, soprattutto in quanto si apprende che la maggior parte dei facinorosi sono genovesi già noti alle forze dell’ordine.

(CONTINUA)

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