I tifosi liguri sono infuriati con i loro giocatori sotto 4-0, anche Sculli e Marco Rossi sono andati a parlare con gli ultrà…
La gara tra Genoa e Siena è stata sospesa all’ottavo minuto del secondo tempo, per lancio di fumogeni in campo da parte dei tifosi rossoblù. La squadra di casa perde 4-0, e gli ultrà genoani hanno cominciato a contestare la loro squadra, in parte abbandonando lo stadio. Tagliavento ha così sospeso il match, le squadre sono rimaste in campo.
Intanto sugli spalti JANKOVIC, calciatore del Genoa che stava assistendo all’incontro, ha avuto un acceso confronto con i tifosi liguri ed ha lasciato lo stadio.
La sospensione e le proteste sono proseguite nello stesso stadio che aveva asisstito allo stesso avvenimento durante Italia – Serbia di due anni fa. Marco ROSSI, capitano dei Grifoni, è andato a parlare con gli ultrà per cercare di calmarli e per far riprendere il match.
AGGIORNAMENTI
INCONTRO SCULLI ULTRA
Via le maglie dei giocatori del Genoa: è il gesto chiedo dagli ultrà del Genoa dopo il lancio di fumogeni e la sospensione della partita col Siena, ed è quello che dopo l’ingresso in campo del presidente Preziosi è stato fatto dalla squadra di casa, sul campo del ‘Ferraris’. Poi però è intervenuto Sculli, attaccante rossoblù, e appeso sul telone degli spogliatoi ha parlato con un capotifoso indicando poi al capitano Marco Rossi che aveva in mano le divise dei compagni di fargliele reindossare
INCONTRO FREY ULTRA
Anche il portiere Sebastian FREY è andato a parlare con i sostenitori rosso blu:
Frey: “Questa maglia è la mia, non me ne vado”.
Tifosi: “noi teniamo a questa maglia, non voi”.
Frey: “Non me ne vado, la maglia è mia”.
Frey: “Dobbiamo finire questa partita sennò ci tolgono i punti”.
Tifosi: “Non dovete farlo per i soldi, dovete farlo per la maglia”
GARA RIPRESA
Dopo oltre mezz’ora di sospensione la gara è ripresa, ma molti tifosi hanno abbandonato lo stadio anticipatamente. L’atmosfera non è quella adatta per una partita di calcio. Finisce 1-4 per il Siena.