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CALCIOSCOMMESSE. CAROBBIO accusa CONTE: “Sapeva della combine”

L’ex calciatore del Siena ha confessato al procuratore di Cremona Di Martino che l’allenatore sapeva del pareggio “over” di Novara-Siena (terminato 2-2): da quanto dichiarato Conte non partecipò alla combine ma probabilmente sapeva e rischierebbe quindi la squalifica per omessa denuncia

(getty images)

 

Antonio Conte, da come si apprende dai quotidiani oggi in edicola, torna a far parlare di sè nel caso calcioscommesse. Dalle notizie di alcuni giorni fa, l’allenatore era stato pronunciato ma solo per notizie che lo riguardavano di striscio: una telefonata in cui l’ex giocatore Antonio Bellavista chiedeva al giornalista Raimondo di chiamare Conte per capire se fosse o meno “contattabile”; Raimondo risponde di aver mandato un messaggio a Conte ma non si sa se ci sia stata o meno la risposta dell’allenatore bianconero. Il tutto è in mano alla procura di Bari. L’accusa pronunciata da Carobbio parla invece di una combine decisa per la gara del 1° maggio 2011 tra Novara e Siena; allora Conte era ancora l’allenatore del Siena: secondo quanto rivelato al pm Di Martino, il gruppo degli Zingari avrebbe chiesto ai giocatori di evitare il pareggio o giocare per un over; Carobbio avrebbe risposto di non essere interessato e che non avrebbe nemmeno giocato, nonostante ora confermi che la combine sia riuscita. Dichiara inoltre: “So che ci fu un contatto tra Vitiello del Siena e Drascek del Novara nell’albergo che ospitava noi del Siena. Io li ho visti parlare. Non so poi cosa è successo, certo è che il pareggio sarebbe stato il risultato proficuo per tutti”. La gara fini sul 2-2 ma fino a qui il nome di Conte non viene fatto. Ora se questo accordo c’è stato o meno sarà la magistratura a stabilirlo. La tesi di Carobbio su Conte è che pur sapendo non abbia denunciato la cosa a chi di dovere. Questa è l’unica accusa che potrebbe ricadere sull’allenatore bianconero il cui ruolo nella vicenda non influirà sulle sorti del Siena anche perchè non si tratta di azioni penalmente perseguibili. Quindi non c’è l’urgenza di ascoltare la versione di Conte visto che se queste indiscrezioni trovassero conferma, al massimo rischierebbe un anno di squalifica per omessa denuncia inflitta dalla Giustizia Sportiva.

Redazione Sportiva