MILAN. Ibra via senza un Milan poco competitivo? Raiola: “No, ipotesi senza fondamento”.
Il procuratore del fuoriclasse svedese smentisce le voci che vorrebbero Zlatan in partenza se il Milan non investe
Su un articolo apparso oggi su Panorama.it, si parla di un probabile clamoroso divorzio. IBRAHIMOVIC, meno incisivo nelle ultime giornate di campionato, sarebbe ancora un po’ depresso dopo il ko contro il Barcellona e, in generale, dubbioso sulla reale opportunità di rimanere a Milano. Alla base del malessere dello svedese ci sarebbe un progetto, quello dei rossoneri, che non lo convince in pieno e l’ennesima campagna acquisti low cost che sembra un po’ tradire la promessa che gli fece Galliani quando a sorpresa lo strappò al Barcellona: “Vieni al Milan, farremo una grande squadra”. E’ arrivato un scudetto, ma sono arrivate anche tante seconde linee e parametri zero come Taiwo, Mesbah, Muntari, Maxi Lopez o Nocerino. Poco per pensare di battere il Barcellona. Ibra, insomma, vorrebbe prima capire la reale competitività del Milan del futuro per poi decidere se restare o andare via. “Non c’è nulla di vero- tuona Mino RAIOLA dalle pagine di Panorama.it,- La situazione è chiara. Lui ha ancora due anni di contratto. Il Milan non lo vuole vendere e Zlatan non vuole andare via. Tutto il resto sono ipotesi senza fondamento, teoremi e sogni. Qualche scadenza? Il suo contratto scade nel 2014. Sono due anni e mezzo ancora per un giocatore di trent’anni. E poi le scadenze contano poco. Con l’Inter avevamo ancora due anni e mezzo di contratto e con il Barcellona addirittura ancora quattro. Se Zlatan va via o meno non è una questione di scadenza. Il problema non si pone e lui stesso lo ha detto chiaramente. D’altronde se fosse così l’avrebbe già esternato. Non è uno che le manda a dire o che ha paura di esprimere quello che pensa e vuole. Non è un gran politico.Difficile che Ibra nasconda i suoi sentimenti…”