Una sintesi dell’articolo de La Gazzetta Dello Sport. Udinese, Livorno, Atalanta, Spezia, Figc, Aic: catena di solidarietà per la sorella di Morosini…
E adesso tutti uniti per Maria Carla. Perché della famiglia Morosini, che tra il 1999 e il 2012 ha perso quattro dei cinque componenti, è rimasta soltanto lei, la sorella di Piermario. E’ disabile, viveva con la zia e poi in un istituto a Bergamo: Finché c’è stato il fratello calciatore l’assistenza sanitaria, economica e morale non le è mai mancata. Ma ora che lui non c’è più, il mondo del calcio sa che non c’è tempo da perdere e che questa ragazza ha bisogno di cure e assistenza. Ieri mattina la prima a mobilitarsi è stata Giuliana Linda, moglie di Gianpaolo Pozzo, patron dell’Udinese, che della solidarietà ne ha fatto una scelta di vita. Ogni giorno è impegnata in attività a sostegno di chi soffre. Ha creato la onlus «Udinese per la vita». E ieri ha garantito il primo immediato intervento per Maria Carla chiedendo poi un contributo ai club di A e B. Totò Di Natale, che è molto scosso e non si dà pace, ieri ha telefonato al presidente dell’Aic Damiano Tommasi e al segretario Gianni Grazioli per chiedere una disponibilità da parte dell’Associazione. L’impegno ad aiutare la sorella del calciatore è scattato dappertutto. Il presidente del Livorno Aldo Spinelli ha chiamato Pozzo. Piermario giocava in toscana, ma era dei friulani. L’idea dell’imprenditore genovese è quella di assicurare un vitalizio a Maria Carla. Nel pomeriggio di ieri lo Spezia è passato ai fatti: devolverà parte dell’incasso delle partite con Alto Adige e Latina alla Onlus Udinese per la vita. Che farà da collante a tutte le iniziative che verranno messe in atto nei prossimi giorni. La Figc ha in mente un progetto importante, lo studierà nei prossimi giorni. L’Atalanta, dove il centrocampista aveva fatto le giovanili, è intervenuta col presidente Antonio Percassi: ”Ritengo sia mio dovere e dell’Atalanta prenderci cura per sempre di Maria Carla Morosini, così come avrebbe fatto Piermario se la sua esistenza non fosse stata tragicamente stroncata. Lei sarà per sempre parte della famiglia atalantina e non dovrà mai preoccuparsi di nulla”. Uno dei tanti club di «Moro», il Vicenza, ha continuato a pensare a lui e ha compiuto un gesto importante: ha ritirato la maglia numero 25. La Carrarese donerà un blocco di marmo bianco delle Apuane alla famiglia Morosini per realizzare un monumento.