Ecco la storia del giovane centrocampista, che debuttò in Serie A grazie all’Udinese…
In queste ore il calcio italiano piange la scomparsa prematura di di Piermario Morosini. Il ragazzo, classe ’86, in forza al Livorno ma di proprietà dell’Udinese, si è accasciato a terra al 30′ minuto del primo tempo di Pescara-Livorno (gara valevole per la 35/a giornata di Serie B). Inutili i soccorsi tentati sul terreno di gioco e la corsa all’ospedale. Morosini è deceduto per arresto cardiaco all’età di soli 25 anni.
LA STORIA – Nato a Bergamo il 5 luglio 1986, Piermario Morosini ha vissuto un’esistenza travagliata da alcuni episodi che nulla hanno a che fare con il calcio: durante l’adolescenza ha infatti perso entrambi i genitori e un fratello disabile, restando con la sola sorella maggiore, anche lei disabile. Storia non comune di un ragazzo particolarmente sfortunato che però ha conosciuto qualche soddisfazione nel mondo del pallone.
UNA CARRIERA INTERROTTA – Il giovane centrocampista, cresciuto nel vivaio dell’Atalanta, debuttò in Serie A a soli 19 anni con la maglia dell’Udinese, che ne aveva acquistato la metà del cartellino. Dopo 5 presenze in A e una in Europa, nel 2006-2007 Morosini venne ceduto in prestito al Bologna in Serie B. L’Udinese ne acquistò poi l’intero cartellino e nel 2007 lo girò al Vicenza, dove il calciatore restò fino al 2009. Proprio in terra veneta il giovane si conquistò la maglia dell’Under 21, con la quale giocò ben 18 partite arrivando a disputare gli Europei di categoria in Svezia. Negli ultimi due anni si sono susseguite le esperienze con Reggina, Padova e ancora Vicenza, fino allo sbarco a Livorno nell’ultimo mercato di gennaio. Tutti coloro che hanno conosciuto Morosini lo ricordano come un buon calciatore ma soprattutto come un ragazzo dolcissimo e sempre disponibile. Con un velo di tristezza sul volto. Adesso Piermario potrà riabbracciare i suoi familiari, con cui condivide la sfortuna di essere andato via troppo presto.
Federico Antonio Petitto