LA GAZZETTA DELLO SPORT. Di Natale-Milito, che numeri In palio c’è l’Europa dei grandi

Una sintesi dell’articolo de “La Gazzetta dello Sport”: Udinese e Inter chiedono ai loro cannonieri a quota 20 gol altri acuti per il finale

(getty images)

L’anticipo di questa sera è soprattutto la sfida tra i bomber Antonio DI NATALE e Diego MILITO. I due attaccanti, appaiati in classifica cannonieri con 20 reti, stanno trascinando le loro squadre. L’argentino, come riporta l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”,  fa sempre gol, ma ha cambiato modo di esultare: si mette le mani davanti al naso e fa il gesto dell’allungamento per prendere in giro suo cugino Pablo che pare abbia il naso lunghetto. Anche Antonio Di Natale fa sempre gol, ma in casa ne fa di più: 15 su 20. . Per Totò contano i numeri (150 gol in Serie A) e contano anche i numerissimi che ha fatto fino ad ora, ovvero quei gol che mancano tremendamente quando non arrivano e che invece danno un senso di onnipotenza quando ci sono. Il Principe ha una storia che  sembrava sul punto di finire. I 5 infortuni nell’annata Benitez-Leonardo e gli errori sotto porta nella prima fase di questa stagione potevano piegare chiunque. Ma non un Campione di Tutto come lui. Perché lui, Milito, ha messo qualche granello in qua e in là e poi ha cominciato a rifare il Principe per non smettere più: venti reti (fra cui una quaterna al Palermo, il timbro sul derby e una recente tripletta al Genoa) sono etichetta di un giocatore che non è solo bomber, ma anche super interprete del calcio moderno.

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