Una sintesi dell’articolo de “La Gazzetta dello Sport”: La vittoria in campionato per i Citizen è ormai un miraggio Fatali i colpi sbagliati, compreso quello di Mario?
Il City è franato a -8 dallo United di Ferguson a 6 giornate dal termine della Premier. È praticamente svanito il sogno di tornare a vincere il titolo inglese dopo 44 anni e nella speciale classifica dei responsabili dopo l’attaccante italiano appare, secondo i giornali inglesi, Roberto Mancini. L’aspetto più impressionante nel crollo del City è la sua verticalità. Di fronte a uno United che viaggia come un treno ad alta velocità (11 vittorie nelle ultime 12 gare di Premier), il City marcia come un accelerato dell’altro secolo: un successo nelle ultime 5 gare. Mancini paga le lunghe soste per infortunio di Kompany e Lescott, il calo di rendimento di Silva e Dzeko, il caso Tevez, la mancanza di abitudine a lottare per il vertice della classifica. Ma come sempre accade in questi casi, e come lo stesso Mancini ha ammesso, alla fine paga l’allenatore: «Il nostro destino è legato ai risultati». A Mancini viene attribuita un’altra colpa: ha fatto spendere tanto per vincere nulla. Secondo bookmakers e addetti ai lavori, il City ha infatti ben chiaro il nome dell’erede di Mancini: Jose Mourinho. Un’altra staffetta tra i due, dopo l’avvicendamento nell’Inter, nel 2008. L’ennesima.