MUSLERA torna a parlare di LAZIO: ”A Roma sono cresciuto, ora la porta BIANCOCELESTE è blindata”

MUSLERA torna a parlare di LAZIO:”A Roma sono cresciuto, ora la porta BIANCOCELESTE è blindata”

Il portiere del Galatasaray ricorda con piacere gli anni alla Lazio e fa parlare di se: in Turchia va in gol su calcio di rigore…

(Getty Images)

E’ tornato a parlare di Lazio un grande ex della squadra capitolina. Lui è Fernando MUSLERA, l’uruguaiano che diventò titolare quando davanti aveva Carrizo, ai tempi visto come una grande promessa tra i pali, ma che invece deluse le aspettative. Nella giornata di ieri, Muslera è tornato a far parlare di sé realizzando il suo primo gol in carriera  calciando dal dischetto, andando a firmare il momentaneo punteggio di 3-0 contro il Manisaspor (poi finita 0-4). Ai microfoni di Lazio Style Radio, ecco le dichiarazioni del portiere del Galatasaray:

“Sono molto contento per il momento che sto vivendo qua, ed anche per quello  che è successo ieri. Sono davvero molto felice. Era da due o tre partite che la gente veniva da me dicendomi che mancava solo un gol mio, tutti gli altri avevano già segnato, volevano che calciassi qualche rigore. Ieri ce ne sono stati due: al secondo tutti i tifosi hanno cominciato a cantare il mio nome. Ma io non sono il tipo a cui piace calciarli, ma il mister mi ha detto di andarci e stare tranquilloHo vissuto quattro anni bellissimi alla Lazio, sono cresciuto tantissimo come portiere grazie a Grigioni (preparatore dei portieri della Lazio, ndr), ringrazio anche Sabatini. Se oggi sono arrivato a questo livello, lo devo a tutto quello che ho imparato in casa Lazio. Ho trovato dei ragazzi bravissimi, degli amici e della gente che è sempre stata al mio fianco anche in dei momenti non belli”.

Ora, la porta biancoceleste, è chiusa a doppia mandata da due esperti portieri come Marchetti e Bizzarri. 

“E’ ben blindata. Bizzarri, è un signor portiere con tutta l’esperienza che ha. Anche Marchetti: ho giocato contro di lui quando militava ancora nel Cagliari e non ha bisogno di dimostrare niente perché…[continua]

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