LA GAZZETTA DELLO SPORT. UNA JUVE A TAVOLETTA Sulle maglie c’è la Jeep Vale 35 milioni in 3 anni

LA GAZZETTA DELLO SPORT. UNA JUVE A TAVOLETTA Sulle maglie c’è la Jeep Vale 35 milioni in 3 anni

Una sintesi dell’articolo de “La Gazzetta dello Sport”: Agnelli: «Un marchio prestigioso, bisogna essere all’altezza» Marchionne applaude: «Due eccellenze italiane nel mondo»

(getty images)

Nel mondo la Juve è sinonimo di vittoria, di stile, di classe, di eleganza. Dici Juve e pensi all’estro di Sivori, al genio di Platini, all’arte di Zidane, al talento di Del Piero. Nel mondo, Jeep è sinonimo di avventura, di libertà, di voglia di vivere. Da ieri la Juve e Jeep viaggiano insieme: sulla maglia bianconera ci sarà uno dei marchi più prestigiosi nel campo dei motori. Nei prossimi tre anni la Juve riceverà grazie al nuovo accordo con la Fiat un importo complessivo di 35 milioni: poco meno di 12 all’anno più la fornitura di vetture del gruppo. Con questo contratto il club bianconero torna a essere al vertice in Italia e tra i top ten in Europa per quanto riguarda il valore della maglia. Le ambizioni della società sono in costante crescita e questa stagione, nella quale la Juve ha ritrovato la competitività, è solo il trampolino di lancio verso un futuro che nei piani del club dovrà ricalcare i trionfi del passato. L’accordo è stato presentato ieri a Vinovo nel corso di una conferenza stampa cui hanno partecipato Andrea Agnelli, presidente della Juve, John Elkann, presidente della Exor, e Sergio Marchionne, a.d. di Fiat-Chrysler. Il padrone di casa era naturalmente Agnelli, che ha sottolineato la grande volontà del gruppo Fiat di sottoscrivere l’accordo: «Avevamo avviato anche altre trattative, ma alla fine questa era la soluzione migliore. Sulla nostra maglia ci saranno due marchi globali come Nike e Jeep: la Juve sul campo dovrà essere all’altezza di questi prestigiosi partner. Il lavoro di ristrutturazione sta dando grandi risultati, soprattutto per merito di Conte e dei giocatori ma anche di tutte le componenti societarie». Anche Marchionne ha speso parole importanti: «Sono tifoso della Juve e non perché lo preveda il mio contratto. Avevo cinque anni quando mi sono avvicinato alla squadra e poco dopo l’ho vista vincere grazie a Boniperti, Charles e Sivori. La sua maglia, dopo anni di crisi, è di nuovo un mezzo efficace per promuovere un marchio, specialmente un brand automobilistico famoso in tutto il mondo».

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