GAZZETTA DELLO SPORT. Quagliarella-Borriello, attacco a due facce
Fabio felice per il gol, Marco aspetta che la ruota giri ma non si arrabbia per i fischi
Peccato che Fabio Quagliarella non abbia esultato dopo il gol al Napoli. Peccato, sia perché avendo cambiato molte squadre ogni tanto gli succede (da quando è alla Juve ha fatto 12 reti e tre volte non ha fatto festa perché aveva bucato Udinese, Sampdoria e appunto Napoli. Se dovesse segnare nel derby col Torino, però, come si comporterebbe?) sia perché si merita di gioire dopo tutte le difficoltà dell’ultimo anno, come sottolinea La Gazzetta dello Sport.
Se Quagliarella sorride, di sicuro Borriello non piange. Marco non si è affatto demoralizzato per i brutti voti e per i fischi dei tifosi. Borriello si affida solo al lavoro, convinto che prima o poi la ruota girerà e anche in partita riuscirà a far vedere quello che mostra a Vinovo. E Conte l’ha difeso con grandissima convinzione: «Ha dato il 110%, a me è piaciuto e di sicuro non meritava i fischi». In effetti la contestazione ad personam di una parte del pubblico è stata l’unica nota stonata della serata: la Juve ha dominato il Napoli ed entusiasmato i suoi tifosi, fischiare un giocatore (per motivazioni extra-tecniche: Borriello paga ancora la scelta di andare alla Roma nel 2010) non ha molto senso. Se c’è una cosa che la Juve ha imparato quest’anno, è che tutti sono utili e nessuno indispensabile (magari tranne Buffon e Pirlo).