GAZZETTA DELLO SPORT. Emozione, stupore, record: il debuttante conquista San Siro

GAZZETTA DELLO SPORT. Emozione, stupore, record: il debuttante conquista San Siro

Andrea Stramaccioni ha conquistato l’Inter alla sua prima sulla panchina nerazzurra

(Getty images)

Quando Massimo Moratti gli ha consegnato le chiavi dell’Inter ha detto: «Predestinato? Semmai fortunato». «Colui che disse preferirei essere fortunato che abile, ha capito tutto. Le persone non vogliono accettare il fatto che gran parte della nostra vita dipenda dalla fortuna». Lo dice il protagonista all’inizio di Match Point, gran film di Woody Allen. Sembra lo sappia anche il protagonista di questa «occasione pazzesca che io, lo ammetto senza problemi, non ho meritato a grandi livelli». Stramaccioni lo dirà poi, in conferenza, quando userà parole bilanciate e mostrerà lo stupore da Alice condito da un buon sense of humor. Ma intanto il suo «merito» era già sceso in campo prima di lui: l’Inter della next generation che ha vinto la baby Champions. I ragazzi vengono premiati a uno a uno, lo speaker li chiama e i tifosi applaudono, come riporta La Gazzetta dello Sport.

La partita è una scarica d’emozioni. La più intensa gli arriva quando segna il suo riciclo: Zarate. Lui esulta a grandi salti, col pugno alzato, e poi indica l’argentino: questo sì che è un punto a suo favore. Poi fa esordire Guarin, e l’impressione è che Stramaccioni abbia trovato un buon alleato per l’avventura. Ma il Genoa si riavvicina con un altro rigore e Milito deve mettere la parola fine. Quando Valeri fischia la fine, finalmente Strama si lascia andare davvero: stringe i pugni, muove le braccia avanti indietro, s’ingobbisce nell’esultanza, poi abbraccia chi può e si gode i cori del pubblico.

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