Il momento è ormai arrivato e l’emozione è sempre più forte: Milan – Barcellona, la sfida che rappresenta l’andata dei quarti di finale di Champions League sta per arrivare e il pubblico rossonero ha così la possibilità di tornare ad assaporare a distanza di qualche anno come sia affascinante affrontare una sfida così importante con gli occhi di tutto il mondo puntati addosso. Come già accaduto in anni passati i rossoneri sono l’unica squadra italiana rimasta a rappresentare il nostro Paese e questo riempie ancora più di orgoglio chi appartiene al club più titolato al mondo, che da sempre considera le competizioni internazionali dotate di un fascino particolare.
Allegri non potrà però contare sulla sua migliore formazione visto che gli infortuni stanno affliggendo i rossoneri ormai da diverse settimane, ma in situazioni come queste la carica di fare bene arriva da sola ed è per questo che il tecnico rossonero ha scelto a sorpresa di puntare già dall’inizio su Clarence Seedorf, un vero campione che in occasioni come queste difficilmente sbaglia la gara. Una sorpresa nella formazione c’è invece anche in casa Barcellona visto che Guardiola ha deciso di puntare dal primo minuto su Keita e non su Fabregas.
Ecco quindi le formazioni ufficiali che partiranno dal primo minuto:
MILAN: Abbiati, Bonera, Nesta, Mexes, Antonini, Nocerino, Ambrosini, Seedorf, Nocerino, Boateng, Robinho, Ibrahimovic. A disposizione: Amelia, Yepes, Mesbah, Aquilani, Emanuelson, El Shaarawy, Maxi Lopez. All. Allegri.
BARCELLONA: Valdes, Daniel Alves, Piquè, Mascherano, Puyol, Xavi, Busquets, Keita, Sanchez, Messi, Iniesta. A disposizione: Pinto, Montoya, Muniesa, Thiago Alcantara, Fabregas, Pedro, Tello Herrera. All. Guardiola.
PRIMO TEMPO:
2′ – Subito una grande occasione per il Milan sui piedi di Robinho, che tenta un pallonetto solo davanti al portiere, ma calcia male e il suo tentativo finisce alto
16′ – Dopo una punizione calciata da Messi il pallone finisce sui piedi di Sanchez, l’ex Udinese a contatto con Abbiati finisce a terra, ma l’arbitro non fischia nè rigore nè simulazone
17′ – Messi segna a porta vuota, ma l’azione viene fermata per evidente fuorigioco
22′ – Ammonito Seedorf per fallo su Iniesta
25′ – Punizione per il Barcellona per fallo a metà campo di Ambrosini (uno tra i migliori nei rossoneri) su Messi. Lamentele sia da parte del capitano milanista sia dell’argentino, ma l’arbitro non sanziona
34′ – Grande chiusura di Antonini in scivolata su Sanchez, che era partito in contropiede e che era ormai diretto verso la porta rossonera
40′ – Tiro da lontano di Seedorf deviato da un giocatore blaugrana, Valdes riesce a parare evitando che il pallone finisse in angolo
45′ – L’arbitro svedese Eriksson fischia la fine del primo tempo senza alcun recupero, la prima frazione di gioco finisce senza gol da entrambe le parti, ma non è mancato lo spettacolo grazie all’asfissiante possesso di palla che caratterizza gli spagnoli, ma anche il Milan non ha demeritato e ha saputo gestire bene pur soffrendo in alcuni frangenti.
SECONDO TEMPO:
6′ – Sostituzione per il Milan, entra El Shaaerawy ed esce Robinho
11′ – Ammonito Nesta per fallo su Messi. Punizione successiva di Messi, palla sopra la traversa
15′ – Ammonito Keita per fallo su Ambrosini
19′ – Sostuituzione per il Barcellona, entra Tello ed esce Iniesta
21′ – Sostituzione per il Milan, entra Emanuelson ed esce Boateng
28′ – Sostituzione per il Milan, entra Mesbah ed esce Nesta, dolorante
30′ – Sostituzione per il Barcellona, entra Pedro ed esce Sanchez
32′ – Ambrosini chiude in angolo il sinistro di Messi
33′ – Angolo per il Barcellona, Puyol colpisce in tuffo di testa, ma il pallone finisce fuor
43′ – Grande occasione per il Barcellona, Abbiati effettua una grande parata su Messi, bravo anche Antonini a salvare sulla ribattuta
48′ – Dopo tre minuti l’arbitro fischia la fine della gara. Pareggio senza gol che può essere considerato un ottimo risultato soprattutto per il Milan, che è riuscito a non subire gol in casa e che in vista del ritorno a Barcellona potrebbe qualificarsi grazie a un pareggio segnando almeno una rete.
Ilaria Macchi