Uno dei protagonisti in positivo di questa stagione in casa Milan è certamente Antonio Nocerino, centrocampista arrivato in rossonero proprio l’ultimo giorno di mercato ma che ha stupito non solo per le prestazioni costanti che hanno contribuito al primo posto della squadra in campionato, ma anche per la straordinaria vena realizzativa che finora non era mai stata una sua caratteristica visto che ha già segnato nove reti. Proprio per questo il pensiero di Nocerino alla vigilia di una sfida importante come quella di domani contro il Barcellona rappresenta una voce importante all’interno dello spogliatoio e come ha rivelato al Corriere dello Sport non vuole che la squadra parta con l’idea di essere già battuta ma con grande convinzione nei propri mezzi: “Sono tranquillo e concentrato. Spero che questa sia per me la prima di una serie di grandi partite, la più importante della mia carriera. Anche se il mio esordio in Champions League è avvenuto proprio a Barcellona. E’ stata una bellissima emozione, da quel momento ho sfruttato tutte le opportunità che Allegri mi ha concesso”. Una delle tegole arrivate in casa rossonera proprio pochi giorni fa riguarda l’ennesimo infortunio in una stagione funestata dai problemi fisici dei giocatori e che questa volta ha avuto per vittima un campione come Thiago Silva, ma il centrocampista è convinto che l’assenza del brasiliano non peserà: “Questo gruppo è sempre in grado di fare la differenza. Quando manca qualcuno gli altri fanno sempre bene, questa è una squadra talmente forte che è in grado di superare qualsiasi difficoltà, anche il Barcellona. Abbiamo conquistato, in piena emergenza, la testa della classifica. Possiamo andare avanti anche in Champions League, il Milan può fare l’impresa“.
Gli occhi di tutti domani sera saranno inevitabilmente puntati sulle stelle delle due squadre, Ibrahimovic e Messi, che finora hanno avuto due carriere piuttosto diverse visto che l’argentino ha già vinto nonostante la giovane età diversi trofei internazionali, mentre lo svedese ancora manca della grande consacrazione a livello europeo, ma per il numero ventidue non si avvertirà la differenza tra i due campioni: “Quando paragonano Messi a Maradona, è lui l’unico che si possa avvicinare a Diego. Ibrahimovic, però, non ha nulla da invidiare a Messi e Ronaldo: ha sempre vinto e segnato in Italia, nel campionato più difficile a livello tattico. E, soprattutto, si è imposto ovunque è andato conquistando il titolo nazionale. Questo significa essere un campione vero e completo“. Inevitabilmente non manca una nota di orgoglio da parte del rossonero, che era arrivato al Milan in estate con un po’ di scetticismo, ma le sue prestazioni e i suoi gol hanno smentito chi credeva poco in lui: “Una parte della critica ha voluto farmi sentire l’ultima ruota del carro qui al Milan. Ma io non sono mica uno che butta la palla in tribuna, non lo sono mai stato… Sembrava che non fossi in grado di allacciarmi le scarpette da gioco. In realtà sono state proprio le critiche a darmi la forza di migliorare“.
Ilaria Macchi