GAZZETTA DELLO SPORT. Ibra e il turnover a metà. Ora il Milan si interroga
Ieri Allegri ha fatto riposare l’attaccante svedese in vista dei prossimi match
Alla fine è stato il Milan delle vie di mezzo. Provarci per tutta la partita o a seconda di come si sarebbero messe le cose? Spingersi in un turnover corposo o presentarsi a Torino con la migliore formazione possibile? Né l’una né l’altra cosa. Ne è venuta fuori una sorta di zona grigia che alla resa dei conti ha avuto l’effetto di infliggere mezzora di sofferenza in più ai muscoli senza benefici pratici: a Roma in finale ci va la Juve, come scrive La Gazzetta dello Sport.
Altre notizie confortanti sono arrivate dopo l’uscita di scena di Ibra (qualche problema alla schiena, ha detto Allegri a fine gara). Non si tratta di lesa maestà, perché sono fatti già accaduti: il Milan ha iniziato a prendere metri quando lo svedese non c’era più. Questo non significa che i rossoneri giochino meglio senza di lui. Ma soltanto che giocano in modo diverso. Ieri sera Zlatan è stato come sempre il terminale per la massima parte delle giocate: quando è uscito, il Milan ha iniziato ad attaccare senza dare punti di riferimento. Non solo con El Shaarawy e Maxi Lopez. Ma anche con Nocerino, Muntari ed Emanuelson. L’ennesima prova che conferma lo slogan: con Ibra è meglio, ma anche senza si può far bene.