CORRIERE DELLO SPORT. Non c’è Lazio senza Klose

Al posto di Ficcadenti e Cellino, cominceremmo a preoccuparci. Capita ai più grandi di sbagliare una partita, ma è difficile che si ripetano e di sicuro Miroslav Klose sta già pensando a come battere il Cagliari, lasciando il segno domenica prossima allo stadio Olimpico. A parte le motivazioni del tedesco-polacco, due gol falliti a Catania per portare in vantaggio la Lazio e quel pallone bucato di testa perché accecato dal sole sul gol decisivo di Legrottaglie, c’è un’altra statistica a tenere in allerta il club rossoblù. Non è mai successo che Klose sia rimasto a digiuno in campionato per quattro partite di fila: se capitasse domenica all’Olimpico, stabilirebbe il suo record negativo.

Altre due volte era successo che restasse a secco per 270 minuti, ma puntualmente aveva timbrato il cartellino alla quarta occasione. Per il precedente del girone d’andata bisogna risalire al trittico con Parma (1-0), Juventus (0-1) e Novara (3-0) in cui Miro, che aveva saltato la trasferta di Napoli per una contusione alla tibia, non era entrato nel tabellino dei marcatori. Ma nella trasferta di Lecce dell’11 dicembre realizzò una doppietta e un assist per Cana. In tempi più recenti, ovvero a febbraio, Klose non ha segnato a Marassi (Genoa-Lazio 3-2), con il Cesena in casa (3-2) e nella trasferta di Palermo (1-5), quando venne sostituito nell’intervallo per il mal di schiena. Sette giorni dopo, però, salvò la panchina di Reja firmando il gol decisivo per battere la Fiorentina.

 

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