La stagione in corso ha finora messo in mostra un’inversione di tendenza rispetto agli anni passati visto che nonostante la buona prova dell’Arsenal nella gara di ritorno contro il Milan è arrivata l’eliminazione degli uomini di Wenger dalla Champions League che si va ad aggiungere a quella di Manchester City e Manchester United uscite già alla fase a gironi e che potrebbero essere seguite anche dal Chelsea nel caso di qualificazione ai quarti del Napoli. Il calcio inglese, che sembrava quindi essere tra i più competitivi in Europa, sta quindi mostrando una diminuzione del proprio livello di competitività, anche se raggiungere il livello delle due spagnole Real Madrid e Barcellona per le italiane sembra essere ancora difficile a causa della maggiore potenza economica che possono vantare le formazioni iberiche.
Il Chelsea, però, che con la forza dei suoi uomini fino ad ora protagonisti di una stagione piuttosto altalenante, ha la possibilità contro il Napoli di provare a ribaltare il risultato negativo subito al San Paolo, anche se con la consapevolezza che non sarà un’impresa semplice visto che la squadra ha subito solo pochi giorni fa lo scossone del cambio di allenatore dopo l’esonero di Villas Boas sostituito da Di Matteo. Per cercare di uscire dal momento difficile il neo tecnico si è così affidato ai pilastri dei Blues, ovvero Terry e Cole, a cui è stato chiesto di dirigere una difesa ferita troppe volte negli ultimi mesi, mentre Lampard è stato chiamato a fare il trequartista dietro all’unica punta Drogba. Una formazione quindi che poteva contare sulla sincronia dei movimenti visto che questi campioni hanno guidato i successi degli ultimi anni in casa Chelsea e la scelta si è poi rivelata vincente, anche se la vittoria guadagnata contro lo Stoke City è arrivata con più fatica rispetto al previsto. Il gol che ha deciso il match è arrivato al 68′ ad opera di Drogba che ha così messo a segno il suo centesimo gol in Premier consentendo alla squadra di raggiungere il quarto posto insieme all’Arsenal.
Tra i risultati più sorprendenti di questa ventottesima giornata c’è inoltre il passo falso del Manchester City capolista, che cede a causa della sconfitta contro lo Swansea il primato ai “cugini” del Manchester United, anche se a influire sulla prestazione della squadra di Mancini ci sono anche le tante assenze soprattutto nel reparto arretrato che hanno spinto il tecnico a schierare solo Balotelli in attacco. Nemmeno l’ingresso in campo di Aguero al 36′ aiuta il City a migliorare la propria forza offensiva ed è anche grazie agli spazi lasciati che lo Swansea nella ripresa riesce a rendersi protagonista di alcune ripartenze pericolose. Il gol che decide la gara arriva a sette minuti dalla fine in seguito a una leggerezza di Savic, che regala palla agli avversari e questo permette a Moore di realizzare un colpo di testa che si rivela vincente. Negli ultimi minuti il City ha comunque provato a raddrizzare l’incontro con Balottelli e Kolo Tourè ma con una certa dose di sfortuna, ma a impedire il pareggio ci ha pensato anche il guardialinee che ha annullato un gol a Richards per fuorigioco.
La sconfitta dei Citizens ha così favorito un cambio in testa alla classifica resa possibile dalla vittoria, che sembrava comunque prevedibile sulla carta, da parte del Manchester United, che ha battuto in casa il WBA grazie a una doppietta di Rooney. Questa situazione rende quindi ancora più avvincente il testa a testa che vede protagoniste le due formazioni di Manchester ormai da inizio stagione e con ogni probabilità sarà il derby in programma a fine aprile a decretare un’importante fetta di scudetto. L’Old Trafford, che finora aveva vissuto una stagione per larghi tratti difficile, può quindi sorridere anche se per festeggiare c’è ancora tempo.
Ilaria Macchi