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GAZZETTA DELLO SPORT. Quella lacrimuccia sul viso: «Perché io ci tengo tanto»

Sulla sponda della panca Inter mi sono seduto e ho pianto. Chissà se Paulo Coelho piace a Claudio Ranieri. Di certo gli è piaciuta un sacco la sua squadra, fin quasi ai lacrimoni. Quasi. «Se è vero che dopo il 2-0 mi sono commosso? — fa il tecnico — Sì, ma non erano lacrime. La mia commozione significa che ci tengo. Sono contento per questi ragazzi, hanno fatto una grande prova e meritavano i tre punti dopo un mese senza vittoria e tanti schiaffi…».
Lunga e intensa Solido nel senso che — pur tenendo presente altre valutazioni tecniche che l’Inter fa e farà — c’è un allenatore che ha saputo mettere fuori la testa dalla tempesta: quasi 50 giorni senza vincere significa sentire di tutto. E lui di tutto ha quasi sentito e letto, facendosi scivolare la cartavetrata con la frase «In Italia va di moda così…». In Italia, ora, forse l’Inter è tornata. «Questa della commozione sarà una storia molto intensa? Intensa e molto lunga…» sorride. E riparte. «Per le emozioni che questa squadra mi sa dare sì, io mi sono commosso. Ero veramente felice, finora avevamo preso solo legnate. In un mese ne abbiamo subite tante, ma ora arriviamo al Marsiglia con un’altra… onda».
Conta solo l’OM Già, il Marsiglia. Conta questo adesso, e anche più di qualcosa che sa di utopia, ovvero il terzo posto. «Non posso credere — riprende Ranieri — che dopo un mese di k.o. questa vittoria possa cambiare tutto.

Redazione Sportiva