GAZZETTA DELLO SPORT. Manita Messi: mai nessuno come lui Cinque gol in Champions E’ magica la notte di Leo
C’è tutto il repertorio di classe nella cinquina al Leverkusen: dal pallonetto iniziale al cucchiaio col piede destro del 3-0
Interessante, questo Messi. Scherzi a parte, non lo scopriamo certo oggi, il fenomeno per il quale ormai gli aggettivi non bastano più (e che ha appena 24 anni). Ma ogni volta aggiunge un pezzettino in più alla sua leggenda calcistica. Leo diventa il primo giocatore nella storia della Champions League a segnare cinque gol in una partita, nel 7-1 al Bayer Leverkusen (record di gol totali eguagliato nella fase a eliminazione diretta). Finora, i terrestri si erano fermati a quattro: Van Basten (Milan-Göteborg 4-0 del 25 novembre 1992), Simone Inzaghi (Lazio-Marsiglia 5-1 del 14 marzo 2000), Prso (Monaco-Deportivo 8-3 del 5 novembre 2003), Van Nistelrooy (Manchester United-Sparta Praga 4-1 del 3 novembre 2004), Shevchenko (Fenerbahce-Milan 0-4 del 23 novembre 2005) e Gomis (Dinamo Zagabria-Lione 1-7 del 7 dicembre 2011). Ci era già riuscito anche Messi, naturalmente, unico nell’eliminazione diretta (due anni fa contro l’Arsenal). Ma Leo fa sempre meglio. Non aveva mai segnato al Camp Nou in Champions quest’anno. Si è rifatto. Ha cominciato la serata contro i tedeschi con il pallonetto di sinistro: bellissimo, ma già visto. Allora per la seconda rete personale ha inserito una novità assoluta: la «vaselina» (così chiamano il cucchiaio in Argentina) addirittura con il destro. E se inizia a segnare così, anche con il piede «sbagliato», bisogna cominciare seriamente a valutare il paragone con Diego Armando Maradona. In Spagna, per portarsi avanti, hanno già chiamato la cinquina «la manita de Dios». A proposito di miti del passato, nella vecchia Coppa dei Campioni c’è chi 5 gol li ha segnati come Ohlsson (Goteborg) nel 1959, o Gerd Müller (Bayern) nel 1972, tra gli altri. Nella lista c’è pure Altafini (Milan, 1962), che ha commentato su Sky la notte dell’extraterrestre, sempre più capocannoniere di Champions con 12 reti in 7 partite. La Fifa può già cominciare a lucidare il prossimo Pallone d’Oro. Resta solo un mistero, su Messi: da che pianeta viene?