GAZZETTA DELLO SPORT. LA CRISI NERAZZURRA Ranieri si gioca tutto con Sneijder e i giovani

GAZZETTA DELLO SPORT. LA CRISI NERAZZURRA Ranieri si gioca tutto con Sneijder e i giovani

Probabile stop per Cambiasso: ci sarà con l’OM. Dentro Wes, Poli e Obi. Pazzo fuori?

(getty images)

Forse le parole di Massimo Moratti «Primo tempo disastroso, secondo d’orgoglio e speriamo che dia una sveglia» hanno dato una sterzata. Ma, ancor prima, la direzione se la sono data Ranieri e la squadra nella rimonta contro il Catania. In pratica: il tecnico romano avrebbe deciso di ripartire senza Cambiasso, con un centrocampo nel quale ci sono sia Poli sia Obi e con un attacco Milito-Forlan davanti a Sneijder.  A proposito di Wes: alla fine dell’allenamento, l’olandese si è fermato a battere svariate punizioni con Ranieri osservatore e prodigo di pacche sulle spalle e incitamenti. Nel 4-3-1-2 che ha in mente il tecnico, il vertice basso sarebbe Stankovic. Dietro? Da destra, Maicon Lucio Samuel e Zanetti o Nagatomo: il capitano nerazzurro potrebbe anche andare a destra se la decisione di preservare Maicon per il Marsiglia dovesse prevalere sulla titolarità a Verona. Ecco, e allora il Grande Epurato sarebbe Esteban Cambiasso? Aspettiamo prima di darlo per «panchinato», ma ieri l’argentino ha svolto un lavoro specifico a parte e – soprattutto – ci sarebbe l’idea di averlo al massimo della forma nel ritorno contro l’Olympique Marsiglia. Non sarebbe una bocciatura ma una gestione delle risorse. Di certo dovrebbe esserci la conferma di Andrea Poli e Joel Obi, i ragazzotti che hanno stimolato quel 2-2 finale contro il Catania, i baby che in questo momento possono dare quella «gamba» e quella vivacità di cui l’Inter ha bisogno come dell’aria. Nel centrocampo a tre dovrebbero essere loro due gli scudieri di Stankovic. E Pazzini? Non segna dal 22 gennaio, ovvero dall’ultima vittoria: per lui dovrebbe esserci la panca. Intanto, sempre secondo le indiscrezioni di ieri, Angelo Palombo dovrebbe tornare in panchina. A Inter Channel, l’ex sampdoriano ha definito l’Inter come «un banco di prova importante, anche per me stesso».

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