GAZZETTA DELLO SPORT. Miracoli di Abbiati. Uno per La Coruña, l’altro per Istanbul
Il portiere rossonero ieri sera ha salvato la squadra di Allegri
Inghilterra, terra di spettri. Ieri sera si sono dati tutti appuntamento a Londra. Contro il Liverpool, nella finale 2005, dal 3-0 all’incredibile 3-3 e poi la mazzata ai rigori. Le tragedie sportive europee più dolorose della storia rossonera, come ricorda La Gazzetta dello Sport.
Il tradimento dei leader, della spina dorsale rossonera. È mancato Ibrahimovic, che ha finito in crescendo ma non è riuscito a prendere per mano l’attacco. È mancato Thiago Silva: un solo errore vero, che però è costato il raddoppio inglese. È mancato Robinho, che di botto ha smarrito la gamba e la lucidità delle ultime settimane. E al momento buono è mancato Nocerino, che ieri ha mancato incredibilmente il più facile degli appoggi in porta.
Alla fine ci ha pensato Abbiati a rinchiudere nuovamente i fantasmi nei loro castelli galiziani e turchi. Lui c’era, sia a La Coruña, sia a Istanbul, sempre a soffrire e a disperarsi in panchina. Questa volta invece è stato il tempo dell’azione. Christian non ha tradito. «La mia parata? Per fortuna ho preso quel pallone. Avevamo fatto già abbastanza danni, stavamo sprecando un vantaggio di quattro gol… Abbiamo sbagliato l’approccio, siamo stati rinunciatari e non abbiamo affondato nelle ripartenze, dove siamo bravi»