GAZZETTA DELLO SPORT. Reja: «L’ultima stracittadina? Non si sa mai»

Sonno poco, voglia tanta. Edy Reja si è addormentato «alle due di notte per l’agitazione». Eppure l’assillo della vittoria se l’è tolto a ottobre, dopo quattro sconfitte consecutive: «Ma questa partita ha un’importanza fondamentale per la Lazio. Per la classifica e per l’ambiente: qui chi vince vive tranquillamente fino al prossimo derby». Il punto è che al prossimo derby potrebbe non esserci Reja: lo strappo con la società è stato ricucito, ma è una toppa che durerà (al massimo) fino a giugno. «Non si può mai dire — sorride il tecnico —, le cose cambiano anche nel giro di una settimana. Speriamo non sia il mio ultimo derby: con Lotito ci incontreremo e vedremo se il progetto potrà continuare o se le strade si separeranno».
La classifica Zola a Londra ha la valigia pronta. Reja a Roma ha la squadra dalla sua parte e una voglia pazza di non ricominciare con il tormentone panchina. «Vincere vorrebbe dire allontanare un avversario molto pericoloso per la classifica», dice il tecnico, che poi «dimentica» il Napoli in chiave Champions: «Siamo in corsa noi, Udinese, Inter e Roma». E allora mandare i giallorossi a meno 10 sarebbe un colpo decisivo: «Stimo molto Luis Enrique, per la determinazione con la quale si è imposto. La Roma gioca un calcio gradevole, ma ha qualche problema in fase difensiva».

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