IL CORRIERE DELLO SPORT. Osvaldo: “Mi hanno tolto il derby perché ce l’hanno con me”
Una sintesi dell’articolo de ‘Il Corriere dello Sport’: L’intervista ad Osvaldo: “Totti è il numero uno. Pjanic non pensavo fosse cosi’ forte…
RASSEGNA STAMPA – Nell’edizione odierna, ‘Il Corriere dello Sport’ pubblica un’intervista esclusiva a Pablo Daniel Osvaldo. Il centravanti italoargentino non disputerà il derby per via dell’espulsione rimediata a Bergamo, ma si dice pronto a non far mancare il proprio sostegno. Ecco alcuni estratti dell’intervista:
RIGUARDO LA SUA ASSENZA NEL DERBY – «Non mi ci fate pensare. Mi dispiace tantissimo non giocarlo. Anzi mi rode, come si dice a Roma. Non ci sarò per un’ingiustizia: non meritavo l’espulsione a Bergamo. Se era da cartellino rosso il mio fallo, il mio avversario meritava un rosso e mezzo. Purtroppo è andata così: pazienza. A volte sembra ce l’abbiano con me. Purtroppo nel calcio questo tipo di condizionamenti c’è sempre stato: certi giocatori fanno il triplo delle cose che faccio io eppure non vengono puniti. Dovrò stare più attento: se non avessi commesso un fallo, non saremmo qui a commentare un’espulsione».
IL PRONOSTICO DI OSVALDO – “La mia assenza non influirà sulla squadra, che ha tanti giocatori bravi. Ma non chiedetemi un pronostico perché sono troppo incavolato. Speriamo bene».
RIGUARDO LA VICENDA DE ROSSI – «L’allenatore ha fatto una scelta, non vorrei entrare nel merito (si prende una pausa, ndr) … Anzi sì, esprimo il mio parere, perché non riesco a non dire quello che penso: io non l’avrei lasciato fuori per un ritardo».
IL LITIGIO CON LAMELA – «Una discussione che è finita lì. Credetemi, el Coco per me è come un fratello minore. Non a caso ha 19 anni come il mio vero fratello. E’ un ragazzo d’oro che io voglio aiutare a inserirsi in Italia. Quando avevo la sua età, nessuno mi ha aiutato. Ho compiuto 20 anni da solo, piangendo in un albergo di Bergamo (ancora Bergamo!, ndr) . Vorrei essere per Erik quello che nessuno è stato per me».
RIGUARDO I PROBLEMI DELLA ROMA – “Ci manca la continuità. Siamo molto forti ma anche molto giovani. Ci vuole un po’ di tempo per acquisire la nuova mentalità che ha portato Luis Enrique. La base è buona, solo che a volte ci perdiamo nei dettagli. Ora proviamo a inseguire l’Europa, dall’anno prossimo lotteremo per vincere».