GAZZETTA DELLO SPORT. Prandelli li vuole così: «Forti, tenaci e figli di…»
Il ct azzurro parla della sua Nazionale
Il c.t. misura il vento che tira e annusa ancora folate pericolose: «Questa Nazionale magari è più simpatica rispetto a una volta, ma resta sempre un po’ sopportata dai club. E pensare che invece la gente che incontro per strada ci dà coraggio, si dimostra entusiasta. Ma noi siamo tenaci, non ci arrendiamo». Tenaci sì, ma non così tanto da bastare già a se stessi: «Dove possiamo arrivare all’Europeo? Dipende da noi, ma anche da tutti quelli che possono aiutare l’Italia ad essere più forte. Se arriviamo all’appuntamento con delle fragilità psicologiche e tecniche, ci può mettere in difficoltà qualunque avversaria. Per questo dobbiamo pensare solo al girone: oggi, per noi la Croazia è temibile quanto la Spagna», afferma Cesare Prandelli, come riporta La Gazzetta dello Sport.
E pazienza se «al momento c’è un attacco da ricostruire: aspetterò fino all’ultimo Rossi e Cassano, intanto devo essere preparato ad avere delle alternative, dunque a provarle, e così si spiega pure l’utilizzo di De Rossi solo nel secondo tempo contro gli Usa. Questa amichevole mi servirà a capire se poter puntare su una coppia come Giovinco-Matri, attaccanti di grande mobilità che non danno punti di riferimento. Se potrò contare su Ogbonna e Borini anche per l’Europeo. E come può funzionare il centrocampo senza un vero trequartista, ma con due centrocampisti come Pirlo e Thiago Motta che lavoreranno in verticale, senza che nessuno occupi stabilmente quella posizione».