DERBY. Jugovic: “Per far bene serve preparazione fisica e psicologica”

DERBY. Jugovic: “Per far bene serve preparazione fisica e psicologica”

L’ex centrocampista svela un aneddoto: “Avrei potuto fare l’allenatore. Chi è stato un centrocampista ha la visione d’insieme ed è destinato a fare l’allenatore”…

(foto Getty Images)

JUGOVIC SUL DERBY – “La Roma sta cercando di fare un gioco spagnolo ma i due paesi sono calcisticamente molti diversi. In Italia conta vincere, non tanto giocare bene. Non bisogna mai copiare nessuno, non ci sono tanti come Guardiola. Auguro a Luis Enrique di fare bene, ma il Barcellona è un’altra cosa“. Queste le parole di Vladimir Jugovic, ex centrocmapista di Lazio e Juventus tra le altre. Il giocatore slavo è intervenuto ai microfoni di Radio Manà Manà Sport 24, parlando dell’imminente sfida che attende i giallorossi e per dare un suo giudizio sul rinnovo di De Rossi: “E’ bello rimanere tutta la vita in una squadra ma ogni tanto bisogna anche cambiare e provare tante esperienze. Però abbiamo caratteri diversi si vede“. Durante la trasmissione ‘C’è calcio per te’, Jugovic parla poi delle cose in casa biancoceleste: “Per me la Lazio è stata, con la Juve, una bella parentesi fondamentale della mia carriera. Vincere quattro derby contro la Roma non è stata un’impresa facile. Per far bene al derby bisogna essere preparati bene fisicamente e psicologicamente. Casiraghi alla Lazio? Di lui posso solo parlare bene, – continua l’ex centrocampista – ma anche Reja è un grande allenatore. Gigi è un combattente, lo ricordo alla guida dell’Under 21. Klose non mi ha sorpreso, è un esempio per i giovani, ha sempre fatto bene nella sua carriera. E’ un grande uomo non solo un grande giocatore. Faccio i miei auguri a mister Zoff, è una persona che stimo tantissimo. E’ un grande personaggio“. Poi rivela un curioso aneddoto: “Avrei potuto fare l’allenatore ma ho deciso di no perché ci sono state delle cose nella vita che non mi hanno permesso di avere una carriera su una panchina. Ci sono tanti ex colleghi che conosco come Conte, Deschamps, Mancini che hanno fatto questa carriera. Chi è stato un centrocampista ha la visione d’insieme ed è destino a fare l’allenatore“.

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