ROMA- “Passiamo da una gara equilibrata a una come quella di Bergamo, ci stiamo consegnando alla mediocrità, ma non dobbiamo accettare questo pensiero. Purtroppo la partita con l’Atalanta è uno spartiacque negativo“. Queste le parole di Walter SABATINI, direttore sportivo della AS ROMA, intervistato a ‘Radio Anch’io lo Sport’, dopo la pesante sconfitta subita ieri dai giallorossi per 4-1 a Bergamo.
SU DE ROSSI – “Non c’è un regime khomeinista, i giocatori sanno che in alcuni casi non ci sono deroghe. Non vogliamo essere un modello per nessuno ma se vogliamo costruire qualcosa dobbiamo andare avanti per questa strada. Stiamo parlando di De Rossi che, oltre ad essere un grandissimo calciatore della Roma, è uno che non commette errori di questo tipo e che negli ultimi due mesi è andato in campo facendo grandi sacrifici e dando comunque sempre il suo contributo. Parliamo di un calciatore al di sopra di ogni sospetto. Ma il valore che Luis Enrique attribuisce a questo episodio è un valore simbolico. Quando lui dice che Daniele non è pronto per giocare non lo fa per camuffare qualcosa, questo ritardo a ridosso della partita lui l’ha considerata una grave superficialità e un modo di approcciare la gara sbagliato. Non so se con lui avremmo fatto una migliore partita, ma accettiamo questo sistema di valori sapendo che l’allenatore ha queste caratteristiche. Del resto nei giorni in cui mi stavo avvicinando alla Roma per prendere l’incarico in molti mi invitavano a mettere mano ad usi e costumi di Trigoria. Noi da questo punto di vista abbiamo voluto imprimere una svolta. Non vogliamo essere un modello per nessuno ma se vogliamo costruire qualcosa dobbiamo andare avanti per questa strada. Bastava una multa? Abbiamo pagato dazio indubbiamente, ma abbiamo richiesto questo sistema di valori all’allenatore. Se vogliamo costruire qualcosa di importante dobbiamo andare avanti su questa strada. Come hanno reagito i compagni? Con un po’ di sconcerto, anche perché riguardava un giocatore trainante, però la squadra si è abituata nel tempo a sapere che ci sono conseguenze dopo certi comportamenti. Ma attenzione la Roma è liberale, siamo una delle poche squadre che non fa ritiro, parte spesso lo stesso giorno della trasferta, pero’ i giocatori sanno che non ci sono deroghe in alcuni casi”.
SULLA PARTITA – “Siamo vittime di una situazione tecnica oscillatoria. Passiamo da una partita ben giocata come quella di Parma a quella inadeguata di Bergamo. Sappiamo che il percorso è duro. Ci stiamo consegnando alla mediocrità e dobbiamo toglierci questo pensiero. La gioventù non giustifica le prestazioni negative – continua Sabatini – non ho mai pensato che essere giovane significa perdere le partite e non essere all’altezza. Dobbiamo resettare tutto in vista del derby. Kjaer in tribuna? Questa è stata una scelta tecnica, nessuna punizione. Addirittura correva voce di uno scontro fisico tra lui e De Rossi, ma come avete visto hanno guardato la partita assieme”.
SU BORINI – “La convocazione di Borini? Siamo orgogliosi di questa cosa, ma questo non mitiga l’amarezza per la partita di ieri. E’ un ragazzo del ’91 siamo contenti per lui e per tutti noi”.
SU LUIS ENRIQUE – “Il Barcellona? Luis Enrique ha un impegno con la Roma fino al 2013 e lui stesso intende onorarlo. E’ una persona d’onore, se ancora si può usare questo tipo di linguaggio. E’ una persona di parola e certamente lo onererà”.