GAZZETTA DELLO SPORT. Milan-Juve. L’alleanza è un ricordo. Galliani furibondo
Il dirigente rossonero non ha digerito l’arbitraggio di San Siro
Adriano Galliani, l’uomo che all’arbitro avrebbe detto solo «perché, perché, perché?», è stato protagonista con Antonio Conte del rusticano duello centrale. Avvenuto, precisano al Milan, in una zona di scorrimento, diciamo così, dove i dirigenti possono sostare. Galliani stava aspettando l’arbitro (e questo non è permesso), ma pare che alla fine manco l’abbia incrociato (così sostiene l’arbitro). Dunque, il fatto non sussiste, come riporta La Gazzetta dello Sport.
Il Milan è inviperito perché pensa che la Juve abbia preparato la battaglia mediatica molto in anticipo. All’origine di tutto, Ibrahimovic: la sua squalifica senza sconti, le delazioni in Coppa Italia. La raccomandazione di Chiellini a usare la prova tv anche per la ditata di Zlatan a Storari era stata presa male e le tossine non se ne vanno in fretta. Fra Milan e Juve c’è guerra.
Giovedì, il giorno del giudizio universale, si è confermato che Ibra sarebbe rimasto fuori da Milan-Juve. Nel memorandum milanista le dimostrazioni di arroganza si sarebbero susseguite e alla fine il verdetto di Galliani è inappellabile: gli juventini non li vuole più vedere. Basta telefonate amichevoli, basta dichiarazioni di non belligeranza sul mercato. C’è chi starebbe tentando di convincere il furibondo Galliani non solo a buttare a mare il dialogo con la Juve, ma a spingersi a un abbraccio con l’Inter.