GAZZETTA DELLO SPORT. Inter, il futuro del tecnico. Cambiare o no? Per Moratti è l’ora della scelta
Il presidente nerazzurro dovrà prendere una decisione
Forse la panchina di Claudio Ranieri ieri ha esalato l’ultimo scricchiolio su quel doppio cambio deciso all’intervallo: come un segnale di resa, e chissà che anche Moratti non decida di arrendersi suo malgrado. All’evidenza e a un istinto trattenuto fino a oggi: quello dell’esonero, come sottolinea La Gazzetta dello Sport.
Ieri sera a guardarlo così, in piedi davanti alla panchina, le braccia conserte, abbandonato a lunghi silenzi e rare indicazioni, che quasi si è sbracciato di più Beppe Baresi, non è sembrato l’allenatore che tanta fiducia dispensa a parole, professando un ottimismo di cui non si è vista traccia neanche nella partita di ieri sera.
Su quegli interruttori spenti come al solito, Ranieri ha provato a fare «clic» con quell’ultima mossa: fuori Sneijder e Forlan, come a Roma gli capitò di mettere fuori all’intervallo Totti e De Rossi. Quel giorno Ranieri vinse un derby, ieri forse ha perso l’Inter. Oggi tutto sembra fatica, in questa Inter e di questa Inter. E ancora una volta oggi Moratti affronterà la fatica che sperava di non dover fare: tradurre quel «proviamo a vedere se andare avanti così» di venerdì, scegliere se andare avanti ancora o cambiare. I nomi, nel caso, sono i soliti. La suggestione Walter Zenga, oppure la doppia soluzione interna: la coppia Baresi-Bernazzani, magari con Luis Figo al loro fianco, oppure il tecnico della Primavera, Andrea Stramaccioni. Vedi Napoli e poi chissà: chi l’avrebbe detto un mese fa?