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GAZZETTA DELLO SPORT. E’ lite dappertutto. Galliani attacca Conte negli spogliatoi

(Getty images)

Dopo le urla di Galliani a Braschi Agnelli vorrebbe rivolgersi alla Procura federale L’ad del Milan  dopo lo scontro verbale all’intervallo ha lasciato lo stadio Un gol a me, uno a te. Prima c’era quello, poi c’era quell’altro. Ma il gol di Muntari è arrivato al 25′, e lì è cominciato il parapiglia. Quando l’ineffabile Tagliavento annulla un gol buono a Matri, il Milan è già nervoso da un pezzo. Per chiudere, rissa e teatrino finale in tv con i se e i ma. Prima ci sarebbe stato il 2-0, poi semmai l’1-1 visto che non c’era stato il 2-0. Massimiliano Allegri arriva con un’ara pseudo-zen ma a un certo punto esplode: «Siete davanti alla televisione, almeno guardatela». L’aria da gentleman che recupera nel finale è più finta dei soldi del Monopoli. «Quell’episodio ha falsato la partita».
Il fattaccio Il maestro di Allegri, Galeone, aveva previsto: gol di Nocerino e Muntari, ma non glielo aveva detto per non rompere l’incantesimo. La previsione era azzeccata, ma non prevista la bandierina del guardalinee Romagnoli, con il quale Allegri non se la prende molto, per il semplice motivo che già dall’inizio è tutto preso a battibeccare con Rizzoli, quarto uomo con un peccato originale, dal suo punto di vista: aver espulso Ibrahimovic e generato la squalifica che ha privato il Milan del suo leone d’attacco. Certo, il Milan piace lo stesso, gioca veloce, infila la Juve. Ma Romagnoli alza la bandierina e spezza la trama. Finisce il sogno, comincia il parapiglia.
Intervallo di fuoco Alla fine del primo tempo, Galliani ha già litigato con il designatore arbitrale Braschi in tribuna, poi è sceso negli spogliatoi da Tagliavento e incrociando Conte non si è trattenuto. Le indiscrezioni e le ricostruzioni qui si sprecano. Galliani avrebbe detto a Conte: «Vedete cosa succede a piangere tutta la settimana». Lo juventino non si è fatto pregare per rispondere: «Da che pulpito, siete la mafia del calcio». L

Redazione Sportiva