GAZZETTA DELLO SPORT. Sneijder e 2 punte. Ranieri adesso è convinto: si può. Ma insisterà?
Il tecnico dei nerazzurri deve trovare una soluzione per la sua Inter
Non tutto è stato da buttare, dell’Inter di mercoledì sera: Marsiglia non è stata Roma, e neanche il crollo con il Bologna. Però non tutto ha convinto. Alla squadra Ranieri chiederà per l’ennesima volta di meditare sui suoi errori, mostrandoglieli: quelli difensivi, che hanno portato a prendere 18 gol nelle ultime nove partite; ma anche quelli offensivi, perché questa squadra non ha fatto gol in sei delle ultime sette partite, le ultime quattro consecutive.
Iniziare a puntare su Forlan era giusto, come dargli almeno una chance di giocare nel suo ruolo: punta e non esterno. Però: perché, anche se da quando Forlan è rientrato Ranieri ha sempre detto di non potergli ancora chiedere il cento per cento, improvvisamente farlo giocare per 90′? Perché far scaldare Milito per mezzora abbondante e poi (idem per Pazzini) non utilizzarlo, per provare a vincere?
Meno azzeccata era sembrata, e si è poi dimostrata, la chance concessa a Zarate: proprio in una delle partite più delicate della stagione, spazio ad un giocatore che non era titolare da tre mesi (Siena, fine novembre), e da allora, prima di Marsiglia, era subentrato sette volte, quattro volte era andato in tribuna e cinque era rimasto in panchina per 90′.
E a proposito di continuità: perché dire, come ha fatto il tecnico a fine gara, «Vedremo gara dopo gara che sistema di gioco usare»? Meglio a questo punto dare certezze e insistere — salvo eccezioni sporadiche e strettamente necessarie — su un solo indirizzo tattico, dunque su Sneijder. Anche se da quando è tornato titolare in campionato, con lui l’Inter ha sommato quattro sconfitte e un pareggio.